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Shall we dance

Ispirato al film giapponese campione d'incassi "Dansu Wo Shimasho Ka", "Shall We Dance" racconta la storia di un uomo troppo felice per essere soddisfatto, un avvocato ricco e di successo che cede alle lusinghe del ballo. Con Richard Gere e Jennifer Lopez

shall we dance

12.04.2007 - Autore: Vanessa Bozzi
Regia di Peter Cheslon Con Richard Gere, Susan Sarandon e Jennifer Lopez   John Clark (Richard Gere) è un avvocato di successo a Chicago. Vive in una bella casa, ha una moglie elegante e intelligente (Susan Sarandon) con cui va d’accordo e due figli amorevoli. Ma non è un uomo felice. Sente che qualcosa manca alla sua vita, qualcosa che gli dia la spinta e l’entusiasmo di un tempo. Una sera, tornado a casa dopo il lavoro, John vede dal treno una ragazza triste e pensierosa che sembra osservarlo dalla finestra di una scuola di ballo. Attratto e incuriosito, John si reca nella scuola, tenuta dall’anziana ex ballerina Miss Mitize e da Paulina (Jennifer Lopez) una ragazza chiusa e rigida che si dedica solo al lavoro. Quasi senza rendersene conto John si ritrova appassionato provetto ballerino, diventando sempre più bravo e stringendo rapporti di amicizia con le insegnanti della scuola e con i suoi strani compagni di corso, tra cui si nasconde, a sorpresa, anche un suo collega di lavoro, di giorno avvocato rampante e la sera scatenato ballerino con parrucca e lustrini. Inizia per John una rinascita, fino a quando la moglie, insospettita dalla assenze del marito lo fa pedinare, convinta che lui abbia un’amante, per poi scoprire la verità.   Ispirato al film giapponese campione d’incassi “Dansu Wo Shimasho Ka”, “Shall We Dance” (diretto da Peter Cheslon) racconta la storia di un uomo troppo felice per essere soddisfatto, di un avvocato ricco e di successo che cede alle lusinghe del ballo inizialmente attratto dalla formosa giovane insegnante, con cui si prodiga persino in un goffo tentativo di approccio - complice un cappotto sporco di salsa al pomodoro. Debole la trama, scontate le scene, fiacchi i dialoghi. Poco consistenti, soprattutto i personaggi principali. Il film ha una trama leggera e scorrevole, ma stenta a decollare, a causa anche dei protagonisti. Tra cui (non) spicca Richard Gere, ex sex symbol ridotto ormai a una serie di ruoli da uomo medio e dal fascino sbiadito. Non convince nemmeno l’interpretazione di Jennifer Lopez, a cui spettano si e no dieci battute e qualche minuto di ballo, passo a due e tango, soprattutto. Lode invece alla solita Susan Sarandon che riesce a unire nel suo personaggio intelligenza e fascino. Lode anche a due attori secondari, Stanely Tucci, l’ avvocato ballerino in incognito e Lis Ann Walter, allieva della scuola di ballo, dai modi spicci e volgari che però nasconde in sé un animo sensibile, e tanta, persino troppa determinazione.
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