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Sex and the City. The End
Domenica 22 febbraio "Sex &The City" chiude i battenti. Adesso l'America discute e si confronta di fronte ad un interrogativo: cosa deciderà di fare l'intraprendente e sempre trendy giornalista Carrie Bradshaw? In Italia lo scopriremo a maggio, al Telefilm Festival di Milano.

19.05.2009 - Autore: Rossana Cacace
“Sex &The City” non è semplicemente una serie tv. E’ stata sin dal principio un evento. Perchè ha raccontato in modo accattivante un cambiamento importante del costume, descrivendo le gioie e i dolori che si nascondono dietro la tanto rincorsa e ambita emancipazione femminile.
Nel corso delle diverse stagioni, attraverso la voce narrante della giornalista Carrie Bradshaw (interpretata da una oramai celebre Sarah Jessica Parker), ha seguito l’evolversi dell’atteggiamento femminile.
Nella prima serie le quattro protagoniste, dall’alto dei loro tacchi a spillo, hanno giurato di fare sesso per il puro piacere di farlo, senza sentimentalismi. Samantha (Kim Cattrall), sicuramente la piu’ disinibita, tratta davvero i maschi come oggetti e non a caso la cinica avvocatessa Miranda (Cynthia Nixon) viene soprannominata “principessa di ghiaccio”.
Hanno così tentato di negare le proprie fragilità, il desiderio atavico di protezione e il sogno dell’abito da sposa. Hanno rimorchiato senza scrupoli il bello di turno, riesumato l’ex ma solo per una notte, diviso coppie sia etero che omosessuali, con il rischio di apparire spesso solo la brutta fotocopia di un uomo.
Nel tempo sono cresciute, il loro ‘femminismo’ è diventato più maturo e le buone (o cattive, a seconda dei punti di vista) intenzioni si sono sciolte come neve al sole. Il risultato è stato la vittoria delle relazioni stabili e, ciliegina sulla torta, la nascita di un tenero bebè.
Domenica 22 febbraio è una data storica per i fan sparsi in tutto il mondo. Si celebra quello che senza timore di sbagliare si può definire l’evento televisivo dell’anno: la chiusura di “Sex & the City”. Dopo sei stagioni di successi, 8 Golden Globes e 5 Emmy Awards, Carrie dovrà decidere tra la nuova fiamma, l’amore di sempre Mr.Big e lo status di single.
Tutto è possibile. Da giorni se ne discute sui rotocalchi americani, dal “Tv Guide”al “New York Times”, e tra la gente comune. Sono stati scomodati sessuologi e psicologi mentre si moltiplicano i forum su Internet.
In Italia bisognerà aspettare maggio per conoscere i destini delle quattro amiche. Le 8 puntate che concludono uno dei telefilm più seguiti e chiacchierati nel nostro paese saranno presentate in anteprima a Milano nel corso della seconda edizione del “Telefilm Festival”, l’unica manifestazione internazionale interamente dedicata alle Serie Tv.
“Sex &The City”, ideata e prodotta da Darren Star, tratta dall’omonimo best-seller di Candice Bushnell, vede anche la regia tutta al femminile. Dietro la macchina da presa, si sono alternate Susan Seidelman (“Cercasi Susan disperatamente”) e Allison MacLean (“pupilla” di Quentin Tarantino), per citarne qualcuna.
Intanto, in questi giorni, si sta valutando attentamente l’ipotesi di girare un film tratto dalla serie.
In un momento di forte disillusione Carrie scrive che a New York “non ci sono storie da ricordare ma solo da dimenticare”. Di sicuro non è il caso delle vicende di “Sex &The City”.