Bonolis-Clerici-Felini: sarà un successo? Nessuno fa ancora scommesse, ma quel che è certo è che questo 55° Festival di Sanremo è partito con ascolti d’esordio assolutamente dignitosi rispetto alle precedenti edizioni, rese funeste dall’una o dall’altra polemica ma al tempo stesso rimaste nella memoria storica del pubblico televisivo.
Quest’anno siamo tutti a casa nostra: l’aria familiare di Paolo Bonolis raggiunge il buon compromesso tra accoglienza e solennità. Da bravo padrone di casa, lo sciolto conduttore non snatura il suo modo di rapportarsi col pubblico della tv, riuscendo a rendere la serata piacevole anche nel corso del tanto discusso incontro con Mike Tyson, trasformatosi in un’intervista molto intensa in cui l’ex campione ha espresso il suo j’accuse nei confronti del sistema americano chiudendo con un accenno di rap, per assecondare la tradizione all’ italiana dei tarallucci e vino. Il buon Paolo ha saputo anche gestire al meglio le contestazioni di opinionisti e pubblico in sala, che pure non sono mancate.
Buona performance anche per la debordante Clerici, che ha presentato le canzoni in gara con scioltezza ed energia, facendosi perdonare gli abiti da carillon indossati per l’occasione e qualche gag malriuscita per eccesso di zelo.
Se la bionda di Sanremo quest’anno corrisponde all’esuberante Antonella tutta boccoli e rotolini, “la mora” controbilancia e prende il nome della modella Federica Felini, giovanissima e filiforme bellezza nazionale al suo esordio glorioso in tv, indiscutibilmente bella ed aggraziata ma con una voce da far rimpiangere il timbro di Alessia Fabiani. Meglio una presenza di posa che di parola? Perdonata solo perché sottratta al muto ed incantevole emisfero delle passerelle, la Felini ha dalla sua parte il dato anagrafico, che lascia ampio margine di miglioramento.
Neanche stavolta mancano le polemiche e certamente questa cinquantacinquesima edizione farà a lungo discutere, nonostante Tg5 e “Striscia” abbiano deciso di dedicare meno spazio (e risonanza) alla kermesse nazional-popolare. Timore del confronto con Sanremo o di quello con Bonolis?
Evidentemente quest’anno il Festival della canzone italiana, complici anche le indagini cognitive di un Bonolis piuttosto incline allo scambio col pubblico, cambia un po’ la rotta rispetto al passato e diventa più informale, eterogeneo e, nel bene e nel male, decisamente più comunicativo. Anche quando, stoicamente, improvvisa un memorabile mini show con Giletti, Del Noce ed Iva Zanicchi per tradire l’attesa dei risultati di voto, problematici fino all’ultimo. Ma si sa, lo spettatore si diverte e perdona: polemiche o no, Sanremo resta sempre Sanremo.


NOTIZIE
Sanremo è Sanremo
Tra critiche e consensi ritorna il Festival di Sanremo, appuntamento tradizionale con la musica e l'opinionismo più sfrenato, cominciato quest'anno con una pioggia di ascolti.

12.04.2007 - Autore: Seralisa Carbone