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Ritratto di un successo

Stefano Dionisi miete successi nel lavoro e nel privato. La gioia della paternità unità ai venti anni di carriera consegnano il ritratto di un uomo realizzato.

Stefano Dionisi

12.04.2007 - Autore: Seralisa Carbone
Non è sempre facile trovare la strada per realizzarsi, tanto meno nell’affollato mondo dello spettacolo, dove l’esubero di presenze tende a rendere complessa l’individuazione di validi talenti per il cinema o la tv. Non è questo il caso dell’attore Stefano Dionisi, sulla cresta dell’onda (dopo un passato da cameriere e vetrinista) sin dal 1986, anno del debutto  professionale sul piccolo schermo nel film Rose, per la regia di Tomaso Sherman. Da lì in avanti la carriera di Dionisi è stata progressiva e inarrestabile, e il suo talento è stato valorizzato da grandi professionisti. Come il regista Pasquale Pozzessere, che l’ha diretto nel '92 in “Verso Sud” e nel ’94 sul set di “Padre e figlio”.

Nello stesso anno, il boom di Dionisi risulta ancora più eclatante grazie a due pellicole che lo consacrano definitivamente nell’olimpo della recitazione. Farinelli voce Regina, per la regia di Gérard Corbiau , in cui Dionisi è accanto ad Enrico Lo Verso, e Sostiene Pereira, di Roberto Faenza. Meno fortunata è invece l’esperienza al fianco di Valeria Marini in Bambola, che neanche la fama di regista d'autore dello spagnolo Bigas Luna ha potuto salvare dal flop. Tuttavia, Dionisi non perde lo smalto degli esordi e prosegue nella realizzazione professionale a cui, nel 1998, fa seguito quella di padre, dopo il matrimonio lampo con una ragazza americana (line producer di pellicole arcinote come, ad esempio, Via da Las Vegas).

La nascita di Milo, il primogenito, è un momento fondamentale per la crescita dell’attore, che ha dovuto far fronte a numerosi disagi per poter essere vicino a suo figlio dopo la separazione dalla moglie, avvenuta a distanza di due anni dal matrimonio. Appena possibile, Dionisi corre in America per trascorrere del tempo con Milo, compatibilmente con gli impegni lavorativi che gli hanno regalato notevoli soddisfazioni. Basti pensare a pellicole come La tregua di Francesco Rosi (1997), oppure Il partigiano Johnny di Guido Chiesa (2000) , o anche  Ovunque sei (2004), diretto da Michele Placido.

Di recente, capitolo televisione, Dionisi ha trovgato un'ottima intesa professionale con l’attrice e figlia d’arte Giovanna Mezzogiorno, compagna di lavoro ne La monaca di Monza. Tornando al cinema, l'attore è attualmente nelle sale con La porta delle sette stelle, pellicola che racconta di David, un uomo segnato dal passato che decide di intraprendere un viaggio alla ricerca di se stesso. L’attore è oggi un uomo realizzato anche sotto il profilo sentimentale, legato com'è da due anni a Lucia, avvocato di Roma con la quale spera di convolare a nozze.
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