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Red dragon
Il film è tratto dal primo romanzo di Harris in cui compariva il personaggio di "Hannibal the Cannibal", cambiando però l'intera sequenza finale

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
Di Brett Ratner; con Edward Norton, Anthony Hopkins, Ralph Fiennes, Harvey Keitel.
Lagente speciale Will Graham (Edward Norton) è riuscito a catturare il terribile serial-killer Hannibal Lecter (Anthony Hopkins), ma nel fare ciò ha seriamente messo a repentaglio la propria sanità mentale, oltre che la vita. Ritiratosi dal servizio invetigativo, luomo viene richiamato a forza in missione quando si profilano le gesta di un nuovo, spaventoso assassino, che stermina intere famiglie al sorgere di notti di luna piena. Il metodo di Graham, tentare di penetrare nella mente dello psicopatico fino a comprenderne le azioni, portano immediatamente ad ottimi risultati nelle indagini, ma ciò non basta: egli dovrà ricorrere proprio al suo acerrimo nemico Lecter per ottenere informazioni sulla psiche del Lupo Mannaro questo il soprannome del serial-killer -. Il confronto-scontro tra i due vecchi rivali porterà a conseguenze impreviste
Il film è tratto dal primo romanzo di Harris in cui compariva il personaggio di Hannibal the Cannibal, cambiando però lintera sequenza finale; da questo stesso testo nel 1986 Michael Mann aveva tratto uno dei suoi film più belli, il suadente Manhunter Frammenti di un omicidio (Manhunter, 1986). Voler fare un paragone tra queste due versioni sarebbe perciò quasi scontato, e dunque lo eviteremo, in quanto si tratta in fondo di due prodotti quasi antitetici: tanto il film di Mann voleva essere unopera stilizzata ed autoriale, tanto questultima fatica di Ratner è destinata ad un grande pubblico. Forse il maggior difetto della pellicola è proprio questo: tentando di creare un prodotto capace di orientarsi verso un maggior numero possibile di spettatori, il regista dirige la storia, con mano troppo impersonale e asettica, consegnandoci alla fine un compitino ben svolto ma che probabilmente non ricorderemo a lungo. A suo modo, anche lo sgangherato e mal scritto Hannibal di Ridley Scott aveva un impianto visivo più personale ed affascinante. Qui invece ogni ambiente ed ogni scena sono carini da vedere, ma non colpiscono mai per originalità. Anche la scelta degli attori sembra non essere del tutto azzeccata: Edward Norton nel ruolo di Graham sembra del tutto fuori ruolo, con la sua perenne espressione sconcertata ed ingenua nei panni di un persoanggio che invece dovrebbe essere sempre teso ed isterico; Hopkins, dal canto suo, sembra ormai troppo compiaciuto nellinterpretare Lecter, e questo di certo non contribuisce alla sua credibilità. Il migliore è senza dubbio Ralph Fiennes, tenero e spaventoso al punto giusto. Per quanto riguarda il livello tecnico, si distinguono come al solito la fotografia del nostro Dante Spinotti (che aveva girato anche Manhunter, primo suo film negli Usa) e le musiche di Danny Elfman.
In conclusione Red Dragon non è assolutmente un film brutto da vedere e noioso, ma troppo leccato ed accademico per rimanere nellimmaginario degli spettatori più smaliziati, che però sono stati forse troppo ben abituati dalle precedenti avventure del cannibale.