Ogni matrimonio ha i suoi piccoli segreti. Raccontarsi proprio tutto non si può. E gli Smith, una coppia come tante, oddio un po’ meglio di tante, non fanno eccezione, anche se il loro non è un segreto da tutti.
Esce nelle sale “Mr&Mrs Smith”, il film evento che da mesi sappiamo essere lo scenario anche di un amore vero (forse) tra i due belli di Hollywood: Angelina Jolie, più labbruta che mai, e Brad Pitt, l'oscuro oggetto del desiderio di ogni casalinga disperata che si rispetti. A metà tra l’action movie alla John Woo e la commedia romantica alla Blake Edwards, il fim diverte gli appassionati dei grandi effetti speciali e fa riflettere amaramente le coppie un po’ stanche.
All’inizio, una classica seduta dal consulente matrimoniale. Noia, routine, rapporti rari come un posto dove parcheggiare la macchina nell’ora di punta, una consueta coppia sposata da cinque o forse sei anni. Entrambi con la classica doppia vita, e che doppia vita. Lei nel forno nasconde un arsenale di pistole e coltelli, lui nel capanno ne ha altrettanti. Un peccatuccio non confessato al rispettivo coniuge: sono due killer di professione che vivono tra divani shabby chic, tende damascate (orrende, come comprensibilmente le definisce Mr. Smith) orchidee e soprammobili orientali. Lei esce in impermeabile nero per trasformarsi in una dark lady sadomaso capace di uccidere e fuggire da un grattacielo, quasi volando, per poi tornare sorridente alla cena dal vicino. Lui, vestito come un kennediano, camicia, golfino a v e giacca, non è da meno: quattro morti in una bisca prima di presentarsi dal solito vicino, come qualsiasi bravo ragazzo. Finché un giorno il destino li fa incontrare sul lavoro.
Il regista Doug Liman (The Bourne Identity con Matt Damon) non si nega niente: azione a tutto spiano, inseguimenti da fumetto, sparatorie all’ultimo respiro e una spettacolare distruzione della casa bomboniera degna dell’Onore dei Prizzi. Sul finale, una grande occasione mancata: potevano essere i Bonnie & Clyde del Duemila. Ironico, con dialoghi veramente divertenti, ancora di più se si pensa che sono la tesi di laurea dello sceneggiatore Simon Kinberg. Bravi entrambi, ma forse la Jolie vince la partita portando con classe coltelli e pistole infilati nelle giarettiere, camicie bianche ampiamente aperte sulla scollatura prorompente, canottiere e stivali fetish. Incarna quello che ogni moglie in fondo sogna di essere: fragile regina della casa e spietata domina allo stesso tempo. Brad Pitt ha fatto un affare a lasciare quella nasona della Aniston.
Metafora post moderna della sincerità tra uomo e donna, sempre sul filo del doppiosenso. Lui confessa cinquanta omicidi, lei replica con più di trecento «anche due alla volta», scatenando un disappunto da marito che scopre abissi di depravazione.
Dietro un’azione travolgente, il tranello di una morale un po’ buonista: dirsi tutto fa bene all'amore. Sarà vero? Nel dubbio, negare sempre, negare tutto.


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Mr&Mrs Smith
Esce nelle sale il film evento che da mesi sappiamo essere lo scenario anche di un amore vero tra i due belli di Hollywood: Angelina Jolie, più labbruta che mai, e Brad Pitt, l'oscuro oggetto del desiderio di ogni casalinga disperata che si rispetti

12.04.2007 - Autore: Terry Marocco