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Medicina Generale

Il reparto di Medicina Generale di un grande ospedale romano fa da sfondo alle vicende di un gruppo di medici e pazienti. Ecco la nuova serie ospedaliera targata Rai Fiction

Medicina generale

19.05.2009 - Autore: Rossana Cacace
Anna (Nicole Grimaudo), trent’anni, un figlio di otto, un ex marito inaffidabile, è la caposala del reparto di Medicina Generale di un grande ospedale romano. Qui lavora anche Giacomo (Andrea Di Stefano), cardiologo, poco meno di quarant’anni, single e donnaiolo impenitente. Seppur profondamente diversi l'uno dall'altro, il medico e l'infermiera sono destinati a innamorarsi. La loro storia nasce e cresce all'interno di un microcosmo fatto di personaggi e vite che si intrecciano fra di loro: quelle di un gruppo di medici e infermieri che lottano ogni giorno per sconfiggere le malattie e quelle di un gruppo di pazienti afflitti dalle più varie patologie. Si incontra lo sportivo con un grave difetto cardiaco e il  malato di Parkinson, la giovane madre in coma epatico e la donna anziana che muore per una banale influenza non curata.

Una grande attenzione all'attualità è una tra le componenti più importanti di Medicina Generale, la nuova serie in 13 puntate, prodotta da RaiFiction e realizzata da Roberto Sessa e Enzo Tarquini per Grundy Italia, che Raiuno propone a partire da domenica 25 febbraio in prima serata. In primo piano dilemmi etici e clinici, emergenze mediche che mettono a nudo tutti i pregi e i difetti della sanità pubblica.

Il primo episodio vede Anna al suo primo giorno di lavoro. Tornata a casa, fa un test di gravidanza e scopre di essere incinta dell’ex marito. Dal canto suo Giacomo, all'oscuro di tutto, si rende conto di non avere mai provato in vita sua sensazioni come quelle che gli suscita la giovane caposala. Mentre Anna e Giacomo sono sempre più attratti l’una verso all’altro, la vita dell’ospedale continua a scorrere. Ci sono i pazienti di cui occuparsi, giorno e notte. E ci sono gli altri medici, anche loro non immuni da problemi: il dottor Alfredo Danzi (Marco Giallini), per esempio, amico di Giacomo,, scopre che il figlio più piccolo, Edo, di tre anni, ha uno sviluppo rallentato del linguaggio. In pratica non parla. Alfredo riesce a scoprire che il bambino è affetto da una rara sindrome per fortuna curabile ma, nel frattempo, il medico sente avvicinarsi minacciosa l’ombra scura del suo passato, dove è custodito un segreto – una bugia – con cui prima o poi sarà costretto a fare i conti.

Tra i protagonisti troviamo la dottoressa Gabriella Boschi (Fabrizia Sacchi), quarantenne nevrotica e senza figli che, dopo essersi ritrovata fra le braccia il neonato di una giovane madre, riscopre il desiderio di maternità. Ancora, il primario Bergamini (Roberto Citran), burbero e autoritario, scontroso sia con i pazienti che con tutto il personale medico, che in realtà nasconde un lato romantico e finirà, nonostante la sua intransigenza, con l'innamorarsi a sessanta anni suonati di una donna trent’anni più giovane.
E poi c’è Angelo (Antonello Fassari), l’infermiere cinquantenne, polemico e fortemente indispettito perché quel posto di caposala doveva toccare a lui per anzianità di servizio. Invece l’hanno dato ad Anna, solo perché ha il diploma di specializzazione...



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