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Markette

Un programma nato un po' in sordina, ma che ha conquistato un sempre maggior numero di "ammutinati" della rete ammiraglia berlusconiana, è "Markette", uno show di terza serata di La7.

Markette

20.04.2005 - Autore: Giulio Mantovani
Non molto tempo fa abbiamo assistito tutti alla lenta agonia di un programma storico della televisione italiana: il "Maurizio Costanzo Show". Una lenta emorragia di pubblico che nel giro di pochi mesi ha costretto il popolare conduttore a chiudere i battenti dell’unico vero padre di tutti i “talk-show”.
A contribuire alla disaffezione del pubblico di fedelissimi del Parioli sono stati in molti, da un lato i reality-fiume,  prolungati –come accusa lo stesso Costanzo- ben oltre la prima serata e dall’altra è stato un fiorire di programmi cult e di idee nuove, come “Le iene” o “Cronache marziane”.
Un programma nato un po’ in sordina, ma che ha conquistato un sempre maggior numero di “ammutinati” della rete ammiraglia berlusconiana,  è  “Markette”, lo show di terza serata del martedì, mercoledì e giovedì  (non comincia mai prima delle 23:30) di La7, rete a suo tempo osannata dallo stesso Costanzo. Una rete che si sta rivelando un territorio franco, una sorta di asilo politico per quei comici o conduttori invisi alla destra e sui quali è piombata la scure della censura.
Mentre il titolo del programma gioca ironicamente sull’ospitata televisiva per promuovere un libro, un disco, un film o semplicemente sé stessi, il sottotitolo “tutto fa brodo in tv” la dice lunga su come è impostato il tutto. Come in un buon brodo, è l’insieme dei diversi ingredienti abilmente dosati a creare quel sapore unico finale. E di ingredienti ce ne sono davvero tanti.
Primo fra tutti il cliché delle bellezze al femminile: attrici in erba, atlete, veline e reginette siedono di fronte a Chiambretti e commentano a caldo celebri aforismi, nell’esilarante tentativo di dimostrare che oltre la bellezza c’e’ un cervello pensante. Altre figure femminili irrompono nella scena: la conturbante Magda Gomes, ballando seminuda con sensualità fa da contraltare alla poetica voce di Albertazzi che interpreta autori famosi. Ma c’è  anche il “tulipano nero”, come ama definirla Chiambretti, ovvero miss Lubamba, bomba sexy nel ruolo di provocatrice senza peli sulla lingua, debordante nelle sue forme come nei suoi commenti piccanti. E’ tutto un programma il breve intervento di Xena, attrice croata che nel suo spettacolo “concettuale” grida con tutta la sua anima, in una atmosfera completamente surreale. E’ da poche puntate ospite fissa tra il pubblico una simpatica vecchina tutta casa e figli, che riceve spesso le scuse di Piero essendo la sua figura in modo esilarante completamente estranea al circo di doppi sensi, ammiccamenti e battute al vetriolo. Chiudono il parterre le sgrammaticature di Frassica, nei panni di un talent scout, i brevi commenti di due opinionisti, che spesso aiutano il conduttore a coprire imbarazzanti silenzi delle malcapitate ospiti ed il fido sign. Izzo, il contabile che annota tutte le “markette” della puntata.
Il risultato finale è una sapiente dosatura di tutti gli ingredienti citati, a cui bisogna aggiungere e sottolineare il coraggio del conduttore di affrontare a volte interviste scomode, basta fare il nome di Gianfranco Funari e dei suoi attacchi polemici, e temi scottanti non propriamente filo-governativi nel tentativo, felicemente riuscito, di creare un’isola felice di satira e divertimento.
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