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Ladro sì, ladro no

La terza stagione di White Collar arriva su Fox il 6 febbraio in prima serata

White Collar 3

06.02.2012 - Autore: Ludovica Sanfelice
La formula del procedural declina per natura le svolte narrative, in cambio offre una rassicurante tana seriale in cui andarsi ad accoccolare senza che nessuno ci rinfacci di aver mancato l’appuntamento con le temutissime puntate precedenti. Tutto si riduce ad un modello standard che si replica all’infinito contando sull’affetto del pubblico nei confronti dei personaggi. E’ perciò importante che i protagonisti (o le dinamiche tra loro) di un simile show abbiano le armi per sedurre gli spettatori. Ebbene Neil Caffrey/Matthew Bomer queste armi ce le ha. Eccome se ce le ha. E contando su questo White Collar riesce a girare la boa della terza stagione senza accusare stanchezza. Ma quali sono davvero i segreti di un simile successo? Ci vuole più di due occhi di ghiaccio, un abito su misura, un cappello e uno skyline metallico per abbindolarci.

E infatti -segreto numero 1- un’ottima ragione per guardare lo show è la versione più rampante e chic del buddy-cop, in questo caso riaggiornato, con un pizzico di fascinosa ambiguità, in un menage a trois (l’amicizia con Peter/Tim DeKay da un lato, quella con Mozzie/Willie Garson dall’altro).

Segreto numero 2: una sceneggiatura che tra il poliziesco e la commedia sceglie la commedia. Solleticando -segreto numero 3- nostalgie cinematografiche che pescano nel laghetto in cui sguazzano ladri gentiluomini come il Gatto (Cary Grant in Caccia al Ladro), Danny Ocean (Frank Sinatra o George Clooney secondo le preferenze), Thomas Crown (Steve McQueen). Quelli che insomma tra una battuta e un occhiolino rimangono degli irriducibili banditi, ma con un certo stile e una cravatta indovinata.

Ed è proprio l’inguaribile inclinazione del bel fusto a offrire un piccolo twist alla nuova stagione che, dopo essersi accomodata un po’ troppo sulla sintonia e la collaborazione tra Burke e Caffrey, punta al rimescolamento delle carte e ci ricorda che per quanto disponibile, Caffrey è e rimane un manigoldo…

Ma poco importa a dire il vero perché, anche senza rilanci narrativi, il piacere di ritrovare White Collar saprebbe mettere a tacere la necessità di conoscere cosa accadrà. Non è rilevante dove si va ma come ci si arriva, no?

L’appuntamento è ancora una volta su Fox (canale 111 di Sky) da lunedì 6 febbraio alle 21:00.