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La notte fonda di Lucignolo

Il magazine di approfondimento di Studio Aperto è tornato su Italia 1 per puntare il suo sguardo indiscreto sul grande popolo della notte. Un appuntamento stuzzicante col voyeurismo che ci accompagnerà, ogni giovedì, per tutta l'estate.

Lucignolo 2006

12.04.2007 - Autore: Seralisa Carbone
La tv perdona tutto, anche i “cattivi esempi”: li accoglie, li riscatta, infine li restituisce al pubblico trasformati da una rinnovata energia. Anche il peggior amico di Pinocchio ha goduto del medesimo trattamento di favore, ed ecco che Lucignolo diventa sinonimo di approfondimento e compagnia nella tarda serata di Italia 1, quando la notte si trasforma in territorio di indagine e motivo di inesauribile curiosità.

Dopo una lunga pausa di riflessione, l’avvolgente voce di Maurizio Trombini è tornata a riscaldare la notte fonda di una tv più maliziosa e senza falsi pudori, quella che si può raccontare senza contrastare la fascia protetta della prima serata: da ormai due settimane è ricominciata la terza edizione di Lucignolo, il magazine di approfondimento di Studio Aperto che, nel 2003, Mario Giordano ha voluto dedicare ai fruitori di una rete dal target sostanzialmente giovane.

La presentazione in voice-over e l’inserimento di brani musicali evocativi, prima o dopo i servizi presentati, sono già un grande classico per chi conosce il programma sin dagli esordi. La formula è rimasta invariata nel tempo, soprattutto per il grande successo riscosso presso il pubblico più avvezzo al voyeurismo mediatico.

Alle 23, 55 comincia il racconto delle trasgressioni giovanili del popolo notturno: discoteche e club “molto esclusivi”, lap-dancers e drag queen, sesso droga e rock and roll, sono gli ingredienti proibiti di un calderone dell’ora delle streghe, quando i genitori vanno a nanna e la tv diventa dominio assoluto dei teenagers, avidi osservatori del “lato oscuro” della realtà in una fase dell’esistenza in cui non c’è più spazio per le fiabesche parole dei fratelli Grimm.

Da maggio ad agosto, Lucignolo resterà su Italia 1 ad allettare gli occhi del giovane pubblico, seppure i servizi di approfondimento proposti siano alla portata di chiunque voglia saperne di più sulle croci e le delizie del mondo notturno e di una generazione in divenire. A ben vedere, da Collodi a Studio Aperto, la morale della favola non cambia un granché: il nome non promette niente di buono, ma è sempre difficile contrastare la tentazione di seguire le mirabolanti avventure di Lucignolo, affascinante “cattivo esempio” di un’irresistibile dimensione by night.

 

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