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L' Albero Azzurro

Il programma Rai dedicato ai più piccoli compie 16 anni. Ci regala quaranta nuove avventure in compagnia di Dodò e del suo mondo colorato.

Albero azzurro

19.05.2009 - Autore: Rossana Cacace
Per il sedicesimo anno consecutivo, L’Albero Azzurro, il programma di Raidue dedicato ai più piccoli e a tutti quelli che amano la fantasia è tornato sul piccolo schermo. Il venerdì mattina alle 8,25 (ma dal mese di novembre alle 8.15), il simpatico pupazzo Dodò (foto) ci tiene compagnia con nuovi viaggi nel tempo e nello spazio, che lo portano lungo percorsi storico letterari davvero affascinanti. Per fare qualche esempio, Dodò entra nella Roma di Plauto per scoprire che i vizi antichi sono sempre attuali; lo troviamo in compagnia di Don Chisciotte a fare un elogio dell’immaginazione e della fantasia; sale sull’Olimpo, tra Dei potenti, e scopre che sono alle prese con piccoli problemi molto umani. Non dimentichiamo, poi, che L’Albero Azzurro oltre a raccontare storie avvincenti, insegna ai bambini, attraverso il momento della manualità, a realizzare giocattoli e a divertirsi liberamente secondo la loro fantasia.
 
Le novità assolute di questa edizione sono le strisce comiche e la musica dal vivo. La musica è suonata dal vivo, da musicisti presenti in scena, per uno scopo preciso: svelare la fisicità dell’armonia. Le canzoni, tutte originali, rimandano al tema di ogni puntata: dai flamenchi donchisciotteschi ai sirtaki olimpici. Abbondano le filastrocche, per riscoprire che la parola non è solo significato ma è anche suono, ritmo, gioco. Ma chi è Dodò? Per chi ancora non lo conoscesse, spieghiamo che si tratta di un cucciolo di uccello che vive in un albero azzurro. L’albero è azzurro, colore innaturale, perché è il simbolo di un incontro tra natura e cultura.

Dodò è il protagonista assoluto, centrale, intorno a cui si articola la narrazione di ogni puntata, ma non si sente mai divo. Forte ma non invadente, lascia infatti il racconto libero di scorrere. E poi, Dodò è stato realizzato appositamente pensando a un cucciolo/bambino normale, in cui tutti i giovani telespettatori possono riconoscersi e riconoscere i propri desideri e le proprie paure, i difetti e i pregi (come la disponibilità a cambiare per migliorare). Accanto a Dodò, l’uccellino dal becco giallo, altri pupazzi popolano il colorato mondo dell’Albero Azzurro: Pispolo, marmottino pieno di stupori ed entusiasta della vita; Otto, che cerca invano qualcuno a cui insegnare a fare i puzzotti col botto; Sghembo, l’uccello geloso e invidioso di Dodò, molto pericoloso.

Non mancano, infine, personaggi in carne ed ossa: Barbara, forte e dolce allo stesso tempo; Nemo, il “fratello maggiore” che tutti i bambini vorrebbero avere; Faber, allergico a tutto meno che ai sentimenti; la Giocattolaia, che porta all’Albero Azzurro giocattoli che raccontano un pò il mondo; Fischietto, che vede il mondo come un infinito elenco di regolamenti e divieti; Gigilla, bizzarro animale in cui si concentrano tutti i pregi e i difetti degli esseri umani.

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