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Inuyasha, il vhs

Quando un manga ha successo, è naturale che venga trasposto in un anime, passaggio che sembra obbligatorio, quando si parla di un'opera dell'eclettica Rumiko Takahashi...

inuyasha

19.05.2009 - Autore: Gianluca Reina
Titolo originale: Inuyasha- a feudal fairy tale genere: Commedia sentimentale/avventura cast: Massimiliano Alto (Inuyasha), Federica de Bortoli (Kagome) Kikyo (Barbara de Bortoli) regia: Masashi Ikeda character design: Yoshihito Hishinuma durata: 50minuti anno di produzione: 2001 casa di produzione: Sunrise etichetta: Dynamic Italia S.r.l. pubblico: VM 14 anni   Quando un manga ha successo, è naturale che venga trasposto in un anime, passaggio che sembra obbligatorio, quando si parla di unopera delleclettica Rumiko Takahashi La serie tv di Inuyasha nasce sullonda dellomonimo manga, pubblicato in Giappone su Shonen Sunday dopo la conclusione di Ranma ½. La storia si presenta apparentemente come una novità rispetto alla precedente produzione della Takahashi. Ci troviamo di fronte ad una storia dalle tinte fortemente orrorifiche, in cui non mancano scene sanguinose e creature mostruose. Ma, a guardare meglio, si ritrovano sviluppati spunti già presenti in opere passate: il tema del viaggio del tempo e lepoca Sengoku, già trattati in Oltre le fiamme ed alcune storie brevi. Ma soprattutto, una strana coppia per protagonista: Kagome e Inuyasha sono la naturale evoluzione di Akane e Ranma, gli Ataru e Lamù del nuovo millennio, obbligati dagli eventi a stare insieme, legati da uno stretto rapporto amore/odio. Tuttavia nonostante la ripresa di queste tematiche, Inuyasha gode di una personalità tutta sua. La Takahashi ha dimostrato di aver ancora molte frecce al suo arco, dopo il deludente Ranma ½, infatti, è riuscita a rinnovarsi e a proporre una storia dalla freschezza e godibilità unica. Lanime gode degli stessi pregi e difetti del manga, con un punto di forza in più: il chara. Pur essendosi raffinato, il tratto della Takahashi continua ad avere molti limiti; il disegno dellanime è più accattivante, i personaggi sono più snelli e allo stesso più formosi, i lineamenti dei volti più taglienti e spigolosi. La regia, ben attenta a non annoiare mai lo spettatore, è uno dei punti di forza della serie insieme alle animazioni: alcune scene sono una vera gioia per gli occhi, come la sequenza iniziale, in cui Inuyasha, dopo aver rubato la sfera Shikon, si lancia in una rocambolesca fuga. Da segnalare lutilizzo della computer graphic, usato in modo intelligente, bene integrato con i disegni e mai fastidiosa. La colonna sonora calza a pennello, le BGM sono coinvolgenti e anche le due sigle (lepica Change the World dei V6 e la malinconica I will delle Dream) sono orecchiabili e trascinanti, anche se in alcuni casi gli accostamenti immagini/musiche durante lopening non erano molto belli (ci sono troppi tempi morti, in cui la musica va avanti ma le immagini sono statiche) Per quanto riguarda la versione italiana, il livello e quello cui ci ha abituato la Dynamic, ottimo il doppiaggio (in particolare Massimiliano Alto in piena forma) e buono ladattamento, anche se un po discutibile la scelta di tradurre alcuni termini (ad esempio Sfera Shikon, diventa Sfera dei quattro spiriti) soprattutto quando altri punti sono stati mantenuti in originali (vedi le tecniche di Inuyasha). Tutto sommato, si tratta di un prodotto accettabile, chi ama il manga lo adorerà, gli altri passeranno in ogni caso unoretta in allegria.  
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