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Il Trono di Spade: il nostro recap dell'episodio 6x09, Battle of the Bastards

Jon Snow e Ramsay Bolton si affrontano sul campo di battaglia, mentre Daenerys e Tyrion difendono Meereen dagli schiavisti

Il Trono di Spade

20.06.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
AVVISO: SPOILER DALL'EPISODIO 6x09!

Sono puntate come questa che mettono perfettamente a frutto sei anni di world-building. La sesta stagione de Il Trono di Spade sta giungendo al termine e lo fa con una nona puntata dedicata, come spesso è accaduto, a una lunga battaglia. Una battaglia che ha visto sfidarsi i due “bastardi” Jon Snow e Ramsay Bolton all'ultimo sangue, per il controllo di Grande Inverno.

L'episodio, intitolato appunto “Battle of the Bastards”, in realtà non è stato monopolizzato da Jon Snow e Sansa Stark, ma ci ha mostrato anche le macchinazioni di Daenerys e Tyrion per sconfiggere gli schiavisti all'assedio di Meereen. La collaborazione tra lo stratega dei Lannister e la Madre dei Draghi ha raggiunto un picco quando i due si sono accordati per una dimostrazione di forza che ha letteralmente annientato l'impeto vendicativo degli schiavisti. Più tardi, Theon e Yara Greyjoy hanno contrattato con Daenerys: una flotta in cambio del suo aiuto a sconfiggere Euron Greyjoy, lo zio usurpatore. Un accordo stipulato anche sulla base della reciproca “simpatia” tra Dany e Yara, entrambe aspiranti regine con un padre violento e incapace.



La battaglia vera e propria si è però consumata sulla pianura davanti a Grande Inverno, ed è qui, come si diceva, che il world-building ha dato i suoi frutti. Perché quando vediamo l'esercito di Jon Snow accerchiato dalle forze soverchianti dei Bolton e quando Jon viene calpestato e quasi soffocato dai suoi stessi uomini in preda al panico, è impossibile non ricordare le parole pronunciate da Melisandre poco prima, “Forse il Signore della Luce ti ha riportato in vita per morire qui”. È impossibile non riflettere sull'imprevedibilità della serie, in cui spesso le aspettative – nate da decenni di visioni e letture fantasy – sono state ribaltate in maniera beffarda. È impossibile non domandarsi: e se davvero George R.R. Martin, David Benioff e D.B. Weiss ci avessero teso un'imboscata? Se avessero contato sul nostro desiderio di rivedere in vita Jon Snow per poi colpirci a tradimento con una seconda morte? L'imprevedibilità di Game of Thrones diventa così uno strumento per costruire suspense, per farci rimanere sull'orlo della poltrona per tutta la durata della battaglia...

Fino a un colpo di scena sperato ma non scontato: le armate di casa Arryn, guidate da Petyr Baelish, giungono in soccorso all'ultimo minuto, debellando le ultime compagini dell'esercito dei Bolton. Un accordo che Sansa aveva tenuto segreto anche al fratellastro, ma che gli ha salvato la vita. Mai sottovalutare una donna Stark... E se la morte di Rickon è un momento di altissimo “cinema”, pur essendo abbastanza prevedibile, il gran finale, con gli stendardi degli Stark che tornano a decorare le mura di Grande Inverno e Ramsay sbranato dai suoi stessi cani, è tutto dedicato a quei fan che non vedevano l'ora di assistere alla morte di uno dei personaggi più odiosi e odiati di tutta la serie.



Una piccola riflessione: è lecito chiedersi se sia un caso che l'episodio sia stato diviso fra i tre personaggi che, secondo una popolare teoria, sarebbero le “tre teste” del drago che riporterà la pace a Westeros, ovvero Daenerys, Tyrion e Jon Snow. Tutti e tre sarebbero in qualche modo legati alla stirpe Targaryen: Jon perché figlio di Rhaegar e Lyanna Stark, Tyrion perché nato dalla violenza inferta da Aerys a sua madre (e dunque anche lui un “bastardo”). Sono solo congetture, ma la scelta di mostrare loro tre come le forze predominanti nella battaglia per un nuovo ordine potrebbe non essere casuale.

Ora, nel finale di stagione, ci aspettiamo il ritorno in scena di Bran e qualche scoperta sconvolgente sul passato di Westeros. Ah, e ricordate la teoria secondo cui la “voce” confermata a Cersei sarebbe la presenza dell'Altofuoco sotto la Fortezza Rossa? Bene, perché viene citata apertamente qui, e dunque sembra confermare che nel prossimo episodio, “The Winds of Winter”, vedremo un bell'incendio.