Operaio in pozzi di petrolio, professore di filosofia, giornalista, ornitologo, attore, regista. Terrence Malick è
la pecora nera di Hollywood. Non concede interviste, non ama farsi
fotografare, non partecipa a serate di gala e odia la televisione. In
trent’anni di carriera, la sua filmografia comprende appena sette film.
Anche per queste ragioni, Malick è considerato un regista di culto,
artista enigmatico fuori dalle logiche dello star system hollywoodiano.
Il suo stile è inconfondibile: gusto maniacale per dettagli e primi
piani, voce fuori campo, occhi asettici sulla realtà. Come attore ha
lavorato in due film, “Per una manciata di soldi” (1972) di Stuart Rosenberg (con Malick anche sceneggiatore) e “La rabbia giovane” (1973), il suo primo lungometraggio autoprodotto. Con “I giorni del cielo” (1978), vinse il premio per la miglior regia a Cannes (nonché un Oscar per la fotografia a Nestor Almendros). Terrence Malick detesta la parola successo. Incensato da pubblico e critica, si ritira dalle scene per quasi vent’anni.
Nell’arco di questo periodo, il carisma del regista cresce a tal punto
che il suo ritorno dietro la macchina da presa si trasforma in un vero
e proprio evento. Durante la preparazione de “La sottile linea rossa" (1998), le star più in voga del momento (Da Brad Pitt a Kevin Costner, da Di Caprio a Nicolas Cage)
si dissero disposte a recitare anche gratis, pur di apparire nel film.
Com’era prevedibile, Malick non scelse nessuno di loro...
Dopo aver abbandonato un progetto su Che Guevara (progetto attualmente in mano a Steven Soderberg), Terrence Malick si dedica alla storia dei nativi americani. L’attesissimo "The new world "
(in Italia dal 20 gennaio) racconta le vicende dell’America nel 1607,
anno in cui coloni e pellirosse entrarono in conflitto. La guerra fa da
sfondo alla storia d’amore fra la nativa Pocahontas (Q'oriana Kilcher) e John Smith (Colin Farrell), soldato
dell'esercito inglese. Nemmeno a dirlo, la curiosità intorno all’ultima
fatica di Malick si fa via via più morbosa. Pubblico e critica
aspettano trepidanti l’uscita italiana del film.


NOTIZIE
Il ritorno di Malick
Operaio in pozzi di petrolio, professore di filosofia, giornalista, ornitologo, attore, regista. Terrence Malick è la pecora nera di Hollywood. Dal 20 gennaio nelle sale italiane con "The new world"

12.04.2007 - Autore: Eva Gaudenzi