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Il giornalaio della tv
Gianfranco Funari nei suoi monologhi su Odeon tv sfoggia una capigliatura indomabile ed una folta barba. Ma il vecchio signoredella tv decisamente non ha peli sulla lingua. Non ha mai avuto paura di dire tutto quello che pensa, lui.

12.04.2007 - Autore: Francesca Camerino
Gianfranco Funari con tanto di barba e capelli lunghi travolge e intrattiene il pubblico nel corso dei suoi monologhi al "Funari Forever", programma in onda su Odeon tv (il sito ufficiale è www.odeontv.net). Presentatore dallo stile insolito e personale, parla della sua idea di Festival di Sanremo e di cosa pensa della Tv. Lui...il giornalaio che sta dalla parte della gente è un grande conoscitore del piccolo schermo.
E' tempo di Festival di Sanremo. So che aveva intenzione di fare un Dopofestival su Odeon Tv. Perché ha desistito?
G.F.: "Per problemi tecnici. Andando a Sanremo le dorsali su Odeon non potevano arrivare nel locale dove l'avremmo fatto, vanno le repliche del "Funari Forever" in seconda serata cosa che contesto perché dovevamo rimanere in prima serata. Non avrei perso nemmeno un ascoltatore. Lo dimostra il successo di "Zelig" che ha stracciato gli ascolti del Festival di Sanremo nella puntata d'esordio. Sanremo ha perso ben tre milioni di telespettatori."
Secondo lei Pippo Baudo è il conduttore giusto per una manifestazione del genere?
G.F.: "Non è lui il conduttore giusto. Tanto per cominciare il Festival della canzone non esiste perché i nostri più grandi cantanti di canzoni italiane sono cantautori e quest'anno non ce n'é nemmeno uno... Vede..il Festival è un po' come giocare alla roulette, l'emozione viene data dal pieno, cioè il giocatore punta la sua fiche su un numero solo.
La sua originalità è anche il suo limite e nello stesso tempo la sua grandezza. Arriva il presentatore che comunica nome del cantante, cognome, titolo e casa discografica. Il cantante si esibisce e poi se ne và. Perché questo è emozionante? Perché la gente raccoglie dentro questa secchezza esecutiva tutta l'importanza della canzone, perché il cantante lì si gioca una parte di vita professionale. Come è possibile fare nove minuti di show e quanto è sciocco permettere al cantante di riproporsi con un successo che conoscono tutti. Poi quando canti la canzone, al primo ascolto quest'ultima ne viene fortemente danneggiata.
Se invece si fa uno show fatto bene come la canzone della Zanicchi che è un pezzo squisito di musica ma purtroppo io mi ricordo i ballerini che ballano il tango che è un elemento che distrae. Il sostegno del ballo va bene quando la canzone è affermata. Altrimenti diventa deviante."