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Il cinema si fa sempre più nero
Hollywood è ormai sempre più nelle mani di validi attori e registi di colore. Per un 2003 all'insegna del "Black Power".

12.04.2007 - Autore: Claudia Panichi
L'ultima new entry si chiama Derek Luke ed'è la stella nascente di quello che ad Hollywood, e non solo, è ormai considerato il Black Power, ovvero il potere nero del cinema che per questo 2003 promette film a ripetizione.
Un precursore della ribalta del cinema di colore era già stato Spike Lee, il regista che detiene da anni il potere all'interno delle major, e che ora è nei cinema Usa col suo ultimo "25th Hour", il primo film che ha avuto il coraggio di presentare agli americani il post 11 settembre senza ipocrisie, depurato da falsi moralismi. Il film è una condanna senza appello alla recente politica Usa.
Sarà il Black Power quest'anno la vera rivelazione del cinema americano, imponendo attori e registi di colore nel firmamento hollywoodiano.
Quel Derek Luke di cui sopra s'accennava, 28 anni appena, è infatti tra i palpabili per l'Oscar 2003. Protagonista del primo film da regista firmato da un "nobile di colore" come Denzel Washington, il giovane attore in poche settimane di programmazione ha fatto incassare ad "Antwone Fisher", questo il titolo del film, oltre 4 milioni di $ ai botteghini Usa.
Un segnale che ci fa riflettere di quanto in questo momento il pubblico apprezzi pellicole impegnate e dai connotati "black".
Il 2002 ha visto arrivare in paradiso il Black Power, sino alla conquista delle agognate statuette dell'Academy Awards, facendo man bassa degli Oscar nella notte più nera che la storia del cinema ricordi: tre furono i riconoscimenti, uno per Denzel Washington (Training Day), per Halle Berry (Monster's Ball) e uno dedicato alla carriera di un mito come Sidney Poitier. Senza scordare la candidatura di un ennesimo astro nascente del cinema di colore, quel Will Smith che aveva rispolverato la leggenda di Cassius Clay.
Proprio mr Smith sarà il protagonista di "Robot", in cui vestirà i panni di un detective che deve indagare su un omicidio commesso da un uomo-macchina.
La bellissima Halle Berry, miglior attrice nel 2002, ha invece nel cassetto 4 progetti.
Sarà protagonista nei panni di Tempesta in "X-Men2", di Brian Singer, in "Need" accanto a Marisa Tomei, impegnata sul set di un maestro di nome Sidney Lumet per "The Setup", e infine nel cast di "The Guide", allestito dal regista dell'ultimo Bond, Lee Tamahori.
Morgan Freeman, l'interprete di film cult come Amistad e Seven, ha deciso nel 2003 di prendersi sulle spalle la responsabilità di un ruolo che ha fatto paura a molti: quello del leader sudafricano Nelson Mandela, l'uomo che è riuscito a sconfiggere l'Aparteid.
Un'altra faccia nera che si è imposta come pregevole è quella di Samuel L.Jackson. Oggi il suo potere non si arresta e l'attore ha già pronti due film che vedremo in Italia nel nuovo anno: "Basic", un thriller in cui lavora con John Travolta, e "S.W.A.T", dove sarà il tenente Dan Harrelson, in compagnia di Colin Farrell.
E se è vera la notizia che il prossimo 007 sarà un James Bond nero dal nome di Colin Salmon, allora l'inarrestabile ascesa del Black Power arriverà al suo picco più elevato. A noi spettatori il compito di giudicare questi validi, audaci e animosi protagonisti.