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Identita' violate
Un thriller psicologico con un cast pieno di star.

12.04.2007 - Autore: Michela Saputi
Usa, 2004; di DJ Caruso;
con Angelina Jolie, Ethan Hawke, Olivier Martinez
Canada, 1983: giornata di pioggia, aperta campagna.. e un adolescente qualunque compie il suo primo cruento delitto, e cambia la sua vita. Montreal, giorni nostri: la polizia scopre un cadavere, straziato con ritualità perversa tale da convincere il commissario a contattare l'agente speciale Ileana Scott (Angelina Jolie), esperta di profili criminali.
Non tutti però gradiscono l'"invasione", come ad esempio l'affascinante detective Joseph Paquette (Olivier Martinez), perché l'agente Scott è nota non solo per bravura e totale dedizione al mestiere, ma soprattutto per i suoi metodi "bizzarri", al limite del paranormale. Non a caso il primo incontro con le forze dell'ordine locali avviene mentre lei, sdraiata nella tomba scavata dall'assassino, cerca di "sentire" quello che è accaduto, di inseguirne l'energia.
Ma quello che più infastidisce Pasquette è l'attrazione che Ileana prova per il testimone chiave, Victor Costa (Ethan Hawke), coinvolto poi come esca nelle indagini, che la costringerà a esporsi sempre più personalmente. Abituata a fidarsi ciecamente del suo istinto, ora lei si trova, sola ed osteggiata in una città straniera, alle prese con un camaleontico killer, che ruba l'identità e la vita delle sue vittime per cambiare pelle e trovare un'esistenza migliore.
E' una sfida destinata a stringersi sempre più intorno alla sua vita, e a confondere i ruoli di vittima e carnefice.
Chiaro l'intento del film di giocare con tutti i pregiudizi ed i luoghi comuni su cui poggiano i nostri riconoscimenti, e le definizioni scontate di identità. Resta però forte la sensazione della costruzione meticolosa, fin troppo, di un inganno ai danni del pubblico spesso estenuante e noioso, dove i (rari) spunti degni di un thriller psicologico che può definirsi tale, si appiattiscono senza uno sviluppo coerente nella banalità dei più spietati cliché. La perla del film: la fugace ma significativa apparizione di Kiefer Sutherland nel ruolo del criminale sfuggente.