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I sublimi segreti delle Ya-Ya sisters
Le Ya-Ya sister sono quattro amiche, che in una notte in Louisiana stringono un patto di sangue: si aiuteranno sempre e non permetteranno mai a nessun uomo di dividerle.

12.04.2007 - Autore: Terry Marocco
Dedicato a tutte le donne che hanno avuto un rapporto difficile con una madre ingombrante e nevrotica (e non sono poche: se fosse per questo sarebbe un successo garantito al botteghino).
Le Ya-Ya sister sono quattro amiche, che in una notte in Louisiana stringono un patto di sangue: si aiuteranno sempre e non permetteranno mai a nessun uomo di dividerle.
Dopo una vita insieme, arriva il momento di far valere quel giuramento. Vivi (Ashley Judd da giovane e Ellen Burstyn da vecchia) era la più bella e scatenata delle quattro. Oggi è in crisi profonda con la figlia Sidda, una Sandra Bullock decisamente appesantita, commediografa di successo a NY, che in un\'intervista al «Time Magazine» descrive la madre come la causa dei suoi
traumi.
Dopo molti telefoni sbattuti giù, foto cestinate, Xanax, accorrono le tre amiche del cuore che rapiscono Sidda, la riportano in Louisiana e la sottopongono a una full-immersion Ya-Ya: deve capire chi è veramente sua madre. La poveretta ha speso migliaia di dollari dallanalista per liberarsi dal ricordo di uninfanzia da incubo: botte e alcol. Ma Vivi, la madre, non è sempre stata così: bellissima, adorata dal padre, aveva perso luomo che amava in guerra e ripiegato su una vita mediocre o che almeno lei pensava tale, con un bracciante e quattro figli. Dagli anni Trenta ad oggi, le amiche Ya-Ya, sono state lunico punto di riferimento e saranno loro a far capire alla figlia che Vivi prima di essere una madre è stata una bambina piena di voglia di ridere, una giovane donna delusa e persino un genitore forte e amorevole.
Il film, ha alcune belle scene (come le quattro amiche giovani che corrono in macchina nella notte appiccicosa del Sud, spogliandosi), ma si regge soprattutto sulle bravissime attrici da vecchie: grasse, alcolizzate, eccentriche (la più divertente è Maggie Smith: gira con una bombola dossigeno).
Sullo sfondo gli uomini. Il marito di Vivi (James Gardner), che da anni è relegato a dormire da solo e non perchè russa, ma perchè respira. E che ha sempre amato la moglie, anche se lei non lo voleva. E poi Connor, il fidanzato storico di Sidda, preso e lasciato da sette anni. Uomini pazienti, devoti, che guardano allaltra metà del cielo con un misto di invidia e ammirazione.
E mentre le donne piangono, ridono, ricompongono vite, sfogliano album di ricordi, si amano, fanno patti di sangue, si perdonano, loro sospirano adoranti con un bourbon in mano. Ma esistono uomini così?