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I Simpson

Le storie della famiglia dei gialli non sono una semplice serie animata. Sono un cult, un fenomeno di massa, un must catodico. Non si può vivere senza di loro. Si rischierebbe una crisi d'astinenza. Stile Homer quando non ci sono ciambelle in casa.

I Simpson

19.05.2009 - Autore: Francesca Fornario
"I Simpson", prima fatica di Matt Groening, i gialli di Springfield che hanno rivoluzionato il panorama mondiale dell'animazione con la loro ineffabile ironia, sono come sempre in onda su Italia 1 dal lunedì al venerdì alle 14:30.   La prima sit-com animata della storia della tv targata Twentieth Century Fox, come l'hanno definita i critici, è quella ad aver avuto il merito per prima di sdoganare il cartoon tra gli adulti, diventando un fenomeno di costume. I più autorevoli giornali stranieri hanno dedicato moltissime pagine al fenomeno che immortalava vizi (molti) e virtù (poche) del mondo a stelle e strisce.   Qui da noi, un critico famoso per la sua benevolenza come Vincenzo Mollica del TG1, ha dovuto spingersi fino al parossismo per glorificare "I Simpson" come meritavano: "Vorrei averli come genitori, vorrei avere anche io quel corpaccione giallo e flaccido e quegli occhi a palla". Una serie di insospettabili estimatori si sono levati a pontificare sulla forza di penetrazione dei cartoni animati che con "I Simpson" anche in Italia hanno saputo conquistare la prima serata, eliminando dai palinsesti autorevoli telefilm.   Un successo che Homer e famiglia hanno ottenuto a forza di battute sferzanti e gag surreali, ferrate sull'attualità del costume molto più di alcuni telegiornali. Dal consumismo all'abbandono degli animali, dal razzismo alla speculazione della borsa, dall'inquinamento allo stolido dilagare della New-age, non c'è debolezza della società occidentale che Matt Groening non abbia preso di mira servendosi di Homer, Meggie, Burt Lisa.   Volutamente poveri nel disegno, rivoluzionario nella sua semplicità, tanto che nessuno avrebbe scommesso sul successo di esseri umani gialli e stortignaccoli, e ricchi di sfumature nell'animo, la serie ha ricevuto numerosi riconoscimenti.   Si va dal premio per il Miglior Programma Animato, nel 1990 (per "Nati per essere sfrenati"), nel 1991 (per "Homer contro Lisa e l'ottavo comandamento"), nel 1995 (per "Il matrimonio di Lisa"), nel 1997 (per "La fobia di Homer") e nel 1998 (per "Spazzatura fra i titani").   Si prosegue con le 31 nomination agli Emmy Awards, gli Oscar tv, che hanno fruttato ben 15 statuette.   L\'ultima tappa dei Simpson sulla strada del successo è stata, infine, la nomination ai Golden Globe dello scorso gennaio.   Ma c\'è già nell\'aria una notizia che aprirà nuovi orizzonti alla famiglia più sgangherata del piccolo schermo. I Simpson stanno per sbarcare a Holliwood.   Non ci sono date ufficiali, ma si sa per certo che Groening sta lavorando alla sceneggiatura di 3 film, per i quali ha già firmato un contratto. La notizia sarebbe confermata da Nancy Cartwright, che negli Stati Uniti dona la sua voce a Bart Simpson. La Cartwright ha confermato di aver già firmato per la realizzazione dei tre film di fronte alla platea della Ohio University.   La Cartwright ha anche aggiunto di avere in programma altre due serie dei cartoni animati prima che inizi la lavorazione del film. Il primo capitolo della trilogia gialla potrebbe arrivare in sala nel 2005.    
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