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I Protagonisti di "Come l'America"

Sabrina Ferilli: E' il film più bello della mia carriera, lo aspettavo da anni. Massimo Ghini: ormai mi definisco un'emigrante di lusso.

Come America

12.04.2007 - Autore: Adele de Gennaro
Può sembrare difficile crederlo, ma anche i divi hanno dei sogni. Al di là del successo, della popolarità o dei guadagni milardari, in ogni attore c\'è sempre un margine di insoddisfazione, legato magari ad un sogno nel cassetto che in molti casi è sempre lo stesso: interpretare un grande ruolo, quello che può dare una svolta alla tua carriera. E\' per questo che Sabrina Ferilli ha voluto ad ogni costo che \"Come l\'America\", il film critto da Sandro Petraglia e Stefano Rulli in onda su Raiuno il 23 e 24 aprile, fosse il \'suo\' film. Antonia, la madre coraggio che sbarca in Canada sull\'onda dell\'emigrazione italiana negli anni \'50, era un personaggio che è entrato fin dal primo momento nel cuore dell\'attrice romana che, ora, alla vigilia della messa in onda su Raiuno, dice a chiare lettere: \"E\' il film più bello che abbia mai interpretato\". Ci son voluti cinque anni per realizzare questo film, la cui sceneggiatura è rimbalzata su diverse scrivanie di produttori senza alcun esito fino all\'accordo Rai Fiction - Eagle Pictures: una coproduzione internazionale costata 15 miliardi. \"Ho letto questo sceneggiatura tanti anni fa - ricorda la Ferilli - e fin dal prmo momento ho capito che era uno dei romanzi più belli che avessi mai letto, con un personaggio popolare molto forte che sarebbe stato un ruolo bellissimo per me. Durante questi cinque anni, ho seguito da vicino tutte le vicende legate al progetto sperando fino all\'ultimo che si concretizzasse\". L\'attrice è davvero entusiasta del prodotto finale, piena di gratitudine verso i registi che l\'hanno diretta, i fratelli Antonio e Andrea Frazzi. \"Credo che questa storia - continua la Ferilli - avesse bisogno di una regia non \'ruffiana\'\". I Frazzi hanno fatto un film di una integrità morale grandissima, li ringrazierò per tutta la vita. Sono riusciti a scorporare tutto, facendo emergere tutta l\'onestà e la forza di questo film\". Ricambia i complimenti Andrea Frazzi: \"Mi sento privilegiato per aver lavorato con Sabrina: per un anno sono stato l\'uomo più invidiato d\'Italia! A parte tutto, è vero che siamo stati molto esigenti, ma anche Sabrina lo è molto, ha una grande attenzione ai dettagli così come Massimo Ghini, l\'elemento più leggero, quasi da commedia, di questa storia\". Quest\'ultimo non nasconde la sua soddisfazione per esser tornato a lavorare in Italia e, anche se la sua carriera internazionale è ormai avviata con successo (ha appena finito di girare il nuovo film di Tito Lopez \"Nos Misan\", insieme a Gerard Depardieu, e \"C.U.\" diretto dal Roman Coppola, il figlio di Francis Ford Coppola) non nasconde un pizzico di delusione verso il cinema italiano che continua ad ignorarlo. \"Non voglio essere ipocrita - dichiara Ghini - ma la mia è una sensazione divisa a metà: da un lato sono orgoglioso di lavorare tanto all\'estero, è quello che ho cercato per tutta la vita, ma dall\'altro mi sento un po\' \'fottuto\': se fossi stato io un attore straniero in Italia mi avrebbero accolto a braccia aperte\". Aggiunge l\'attore: \"Ormai mi definisco un emigrante di lusso, ecco perchè ringrazio per quest\'occasione soprattutto Sodano (coproduttore del film, n.d.r.), che già mi aveva dato fiducia anni fa affidandomi il ruolo di protagonista in \"Italia-Germania 4-3\". L\'attore - quaranta film alle spalle oltre ad un\'intensa attività teatrale - aggiunge di essere stato felicissimo di recitare con la Ferilli e dice \"Con Sabrina c\'è un rapporto bellissimo sul set. Mi dispiace per le sue colleghe, ma come lavoro con lei non lavoro con nessun\'altra: a volte non abbiamo bisogno nenche di provare\". Ghini e la Ferilli, ricordiamo, si erano già incontrati sul set del film di Virzì \"La bella vita\" avevano recitato insieme anche a teatro nel musical di Garinei \"Alleluja brava gente\". \"Su Sabrina si può dire tutto - aggiunge Ghini - ma non che le manchi il talento: non puoi fare il tutto esaurito al Teatro Sistina ogni sera se non sei una vera attrice\". Quanto alla Ferilli, la sua risata è inconfondibile ma l\'espressione diventa subito seria se provate a paragonarla alla Loren o alla Magnani, come ha fatto il presidente della Rai Roberto Zaccaria durante l\'anteprima del film. \"Sophia Loren e Anna Magnani - dice Sabrina - sono tra le attrici più importanti del mondo. Io sono cresciuta con loro, a Fiano Romano non c¹era neanche un cinema perciò passavo le ore guardando in televisione questi bellissimi film in bianco e nero, con la Loren, Totò, la Magnani..... Io credo che questo amore ancestrale che nutro per il cinema lo devo proprio a loro, ma il discorso si ferma qui. Cambiano i tempi, le storie, i caratteri, non può esistere un paragone con loro\". Per i confronti, insomma, è ancora presto e la Ferilli torna subito all\'argomento che le sta più a cuore. \"In \'Come l\'America\' - riprende la Ferilli - c\'era tutto quello che avevo sempre sognato di fare, una donna coraggiosa, una madre forte. C\'era tutto, dalla storia al romanzo popolare, il personaggio di Antonia era proprio nelle mie corde\". \"Non si vive di solo \"Commesse\", dunque, e per questo film l\'attrice si è impegnata al cento per cento, recitando per la prima volta in inglese: in Italia il film sarà trasmesso da Raiuno , ma all\'estero è destinato alle sale cinematografiche. Recitare in inglese, comunque, è stata una passeggiata in confronto alle condizioni proibitive in cui la troupe ha lavorato in Canada, fra temperature sottozero e orsi da tutte le parti. \"Non posso definirlo neanche freddo o gelo - racconta la Ferilli - era proprio un\'altra cosa. Neve a luglio, 14 gradi sottozero......Si bloccavano persino le mascelle, recitare era impossibile. Impiegavamo due ore per vestirci e altrettanto per spogliarci\". Massimo Ghini aggiunge: \"Al di là dei rischi che abbiamo corso in alcune scene, è bello ricordare come siamo stati accolti dai veri italiani emigrati in Canada. La battuta più bella, non del film ma della vita, è stata quella di una comparsa calabrese, emigrata in Canada negli anni \'60, che mi ha detto \"allora non vi siete dimenticati di noi\". Per entrambi i protagonisti del film, intanto, il futuro è pieno di impegni. In attesa di girare \"Commesse 2\" per Raiuno, a maggio la Ferilli sarà per la terza volta protagonista del \"Rugantino\" al Teatro Sistina di Roma. Anche per Ghini si profila una stagione a ritmi serrati: oltre ad un sempre più probabile ritorno in teatro, l\'attore ha in programma anche il debutto nella regia cinematografica. Il 20 agosto, infatti, inizierà a girare il suo primo film dal titolo provvisorio \"Zorro 12\": il viaggio di un camionista e una ragazza croata dalla Sicilia a Monaco di Baviera.  
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