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Gli insoliti ignoti
Valerio Mastandrea con "Gli insoliti ignoti" su Canale 5 giovedì 23 alle 21

12.04.2007 - Autore: Teresa Manuela Plati
Non è certo facile improvvisarsi ladri professionisti, ma se così devessere è meglio aspettare e puntare sulla grande occasione: questo è quello che capita ad un gruppo di insoliti ladri alle prime armi, che si trovano a giocare con il colpo grosso, il colpo che può cambiare la vita.
Valerio Mastandrea, Marco Giallini e Carlotta Natoli sono i protagonisti del film tv Gli insoliti ignoti insieme a Pierfrancesco Favino e Paolo Ferrari, in onda su Canale 5 giovedì 23 in prima serata.
E se lattore protagonista non è daccordo sul titolo, temendo che qualcuno possa pensare che il film ha lambizione di proporsi come la risposta italiana al più noto capolavoro I soliti ignoti, gli sceneggiatori Valter Lupo e Luca Rossi puntualizzano che si tratta solo di un piccolo tributo realizzato con umiltà.
Il film racconta lavventura di un gruppo di amici che - riusciti a rubare un Van Gogh - hanno la grande opportunità di dare una svolta decisiva alla loro vita fatta di piccoli furti e magri guadagni con un rischio: ricadere nella mediocrità, vivendo un quotidiano proiettato verso un futuro più fortunato scordandosi di vivere il presente.
Come lelettricista Cosimo Spadoni (Valerio Mastrandrea), sposato con Marisa (Carlotta Natoli) e padre di Pino (Marco Puglia).
Cosimo vive soddisfatto in una realtà che lo porta periodicamente ad indebitarsi.
Con la complicità dellamico fedele Ruggero Di Fiore (Marco Giallini), lelettricista arrotonda il mensile con furtarelli, fino a quando dopo una maniacale preparazione del piano aiutati da Marisa riescono a rubare il quadro del pittore olandese.
Tutto filerebbe liscio come lolio per gli insoliti ladri se il loro disegno non venisse compromesso dai piani di un altrettanto insolito detective Pietro Cucciolla (Pierfrancesco Favino).
Inizia così leterno inseguimento tra guardie e ladri in un susseguirsi di divertenti colpi di scena, che portano i due coprotagonisti a capitolare di fronte ad una realtà comune ad entrambi: lamore.
Cosimo infatti, grazie al quadro, si innamora dellarte riuscendo a sollevare il velo dagli occhi oscurati da una vita ormai schiava dei soldi.
Il giovane ladro ricomincia a guardare in alto, a pensare in grande come ripete Marisa innamorata del marito che finalmente - ha ritrovato se stesso.
Poi cè lamore di Pietro per lamore, per il suo lavoro e per il gruppo di insoliti ladri di periferia che insegue.
Una bella fiaba dai toni leggeri, canzonatori come le espressioni di Mastandrea alla prima esperienza tv.
Era da quattro anni che cercavo di convincerlo ha detto Roberto Sessa - della Mastrofilm che, insieme a Mediaset, ha realizzato il film cinque settimane di riprese, per un costo pari a 1 milione e mezzo di euro, e stiamo già lavorando sul secondo convinti che si tratti di un buon prodotto.
Della stessa opinione è il regista, Antonello Grimaldi soddisfatto della sceneggiatura: due simpatici scamuffi, dalle passioni stravaganti, che riescono a mettere in atto un progetto ambizioso e lo portano a termine. Personaggi che nel quotidiano pagano con fatica le bollette di casa e poi si innamorano di unopera darte: ne scoprono piano la bellezza, rimanendone affascinati, quasi commossi - fino al punto di mettere in discussione i progetti iniziali e decidere di restituire il maltolto al loro inseguitore - amico.
Ci vogliono degli attori molto bravi per dare vita a dei personaggi così puri, fatti di dubbi, desideri confusi e una sensibilità non comune ha detto il regista speriamo di esserci riusciti.