

NOTIZIE
Gabriel Garko, un principe che vuol diventare re
Pensieri, progetti, riflessioni di Gabriel Garko. Alto 1.90, occhi verdi, fisico sportivo. Bellissimo. E non solo.

12.04.2007 - Autore: Rossana Cacace
Voci di corridoio lo volevano in fuga dall’Italia per raggiungere l’America ma Gabriel Garko, considerato a furor di popolo uno dei belli del grande e piccolo schermo, non ha nessuna intenzione di lasciare il nostro paese. Certo l’America è sempre l’America con i suoi immensi spazi, i suoi celebri Studios, le grandi produzioni, e Gabriel è un ragazzo che non ha paura di scoprire nuovi scenari, di imparare e fare nuove esperienze.
Lo incontro al suo debutto come doppiatore nel mondo dei videogiochi ed esordisce così: ‘Non mi chiedere cosa si prova ad essere belli’. Non glielo chiedo. La bellezza è un dono. Sicuramente prezioso. Ma c’è anche altro. L’intelligenza, la simpatia, la determinazione. Parliamo dei progetti, chiacchieriamo di cinema, di televisione e naturalmente di videogiochi.
Nella vita di tutti i giorni spesso e volentieri gioca per rilassarsi e di recente ha prestato la sua voce al cattivissimo ‘Prince of Persia’ protagonista del gioco omonimo, lanciato pochi giorni fa dalla Ubisoft.
‘I videogiochi aiutano a scaricare la tensione- dice Gabriel- il cinema, i film in generale servono a far sognare la gente’.
Il tuo rapporto con il cinema
Al cinema non ci vado. Non per snobismo ma solo perchè non sopporto la gente che parla, i telefonini che squillano. Mi innervosiscono. Guardo i film in dvd a casa e se c’è un pezzo che mi piace lo riguardo più volte.
Il tuo rapporto con la televisione, da spettatore e da attore
La televisione non la guardo. Come ospite andrei solo a ‘C’è posta per te’ della De Filippi. Stai mezz’ora e te ne vai. Negli altri programmi, in particolare i grandi contenitori, ti ‘rapiscono’ e ti fanno fare di tutto, ballare, cantare...
Come scegli le fiction e i film a cui partecipare?
In base al copione, al cast, ai registi..tutto è importante.
Dici spesso di no alle proposte di lavoro?
Quasi sempre. Rifiuto l’80% delle volte. Nel lavoro ho imparato ad essere sempre chiaro, ad essere duro quando ce n’è bisogno. Ma non è una regola esclusiva del mondo dello spettacolo...
E’ vero che vuoi ‘fuggire’ in America?
(Sorride) Assolutamente no. Mi divido tra l’Italia dove sono impegnato sul set di 2 fiction, top secret, che mi terranno impegnato per tutto il 2006, la Francia dove girerò un film e Los Angeles. In America si fa cinema e televisione in altro modo, anche perchè è tutto finalizzato al business, su un prodotto si investono milioni di dollari e quindi si fa di tutto perchè funzioni. A trent’anni è giusto che faccia questa esperienza.
Come vedi la situazione del cinema in Italia?
Ci sono delle belle sceneggiature. Purtroppo i film italiani vengono snobbati, nonostante la loro validità, perchè focalizzati su fatti ed eventi troppo italiani, troppo lontani ed estranei rispetto alla cultura e alla storia di altri Paesi.
Una possibile soluzione?
Provare a produrre anche in Italia dei colossal in stile americano. Del resto qui non mancano i talenti, anzi molti emigrano proprio negli USA...
Idee chiare, voglia di imparare (anche se confessa di non aver mai amato la scuola) e di misurarsi con un mondo diverso dove tutto viene pensato in modo grandioso e dove gli attori non si fanno necessariamente la guerra. Un esempio tra tutti il cast di Ocean’s Twelve: George Clooney, Brad Pitt, Catherine Zeta Jones, Julia Roberts, Bruce Willis.
In bocca al lupo Gabriel!
Dì la tua nel forum