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Francesco
Mediatrade punta molto su "Francesco", in onda domenica 6 e lunedì 7 ottobre in prima serata su Canale 5.

12.04.2007 - Autore: Adele de Gennaro
Dopo londata di frati, sacerdoti e personaggi biblici, alla Tv non resta che pregare i santi.
Mediatrade punta molto su Francesco, in onda domenica 6 e lunedì 7 ottobre in prima serata su Canale 5.
Ad interpretare il poverello dAssisi sarà questa volta Raoul Bova. Ma il regista Michele Soavi assicura che il suo sarà un Francesco diverso da tutti quelli che lanno preceduto.
Tra gli interpreti anche Giammarco Tognazzi e la francese Amélie Daure, rispettivamente nei ruoli di Bernardo e Chiara, ma il cast annovera anche Mariano Rigillo, Erika Blanc e Tony Bertorelli. Anche Soavi dunque apprezzato regista di miniserie di successo come Ultimo e La Uno bianca, si è voluto confrontare con uno dei personaggi più frequentati dal cinema e dal teatro (non a caso ha anche collaborato alla sceneggiatura) aggiungendosi così ad un elenco che comprende Roberto Rossellini, Franco Zeffirelli e Liliana Cavani.
Il suo però non sarà un remake e cè da scommettere che anche senza pistole, sparatorie e inseguimenti, Soavi offrirà un San Francesco diverso da quelli che lhanno preceduto. Ne sono tutti convinti, dal produttore Pietro Valsecchi alleditor Stefano Rulli che ha coordinato il lavoro degli sceneggiatori, fino allamministratore delegato di Mediatrade Roberto Pace. Con profonda umiltà abbiamo cercato di fare di San Francesco un personaggio moderno dice Soavi e più vicino ai giovani doggi. Il nostro Francesco è un ultimo, quello che sta dietro a tutti e che si espone di più, quasi un combattente.
E con un regista come Soavi non cè pericolo di cadere nellagiografia: lupi e uccellini non saranno centrali in questo film che, al contrario, intende raccontare il percorso interiore di Francesco verso la santità. Mi interessava proporre il periodo dellascensione precisa il regista così come la sua grande inquietudine dopo aver visto lorrore della guerra e la sofferenza della malattia. Sarà un Francesco forte nella sua totalità.
Una bella sfida per Raoul Bova e non solo perché ha dovuto perdere 12 chili. La cosa più importante dice lattore è non identificare Francesco con il ricco che diventa povero. Quello che conta non è laspetto materiale, lo spogliarsi di tutto, ma abbandonare e lasciarsi dietro tutto quello che è finto. Sono stato affascinato dalla sua concezione di vita, poi leggendo le sue biografie e studiandolo me ne sono innamorato ancora di più, non solo come attore ma come persona. Per lasciarmi trasportare da questo personaggio mi sono dovuto liberare da tutte le sovrastrutture che ci inquinano giornalmente.
Quanto al progetto del film, va detto che risale a due anni fa e ha avuto una gestazione molto lunga. Siamo potuti andare avanti afferma Valsecchi, titolare della Taodue anche perchè Mediatrade ci ha dato carta bianca. Riteniamo che portare San Francesco sul piccolo schermo sia molto importante, oggi i giovani non hanno molti esempi mentre Francesco lancia un forte messaggio.
Al di là delle intenzioni resta comunque il fatto che si tratti di una delle produzioni più costose: la cifra finale è di ben 12 miliardi. Speriamo di poter continuare questa linea editoriale dichiara Pace anche perché sono i piccoli e grandi eventi ad illuminare i palinsesti. Non è un mistero che il budget delle fiction dimuisca con il calo delle entrate pubblicitarie: il rischio è di riuscire a fare solo serie più lunghe riducendo i film in due parti che invece hanno costi maggiori.