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ENRICO LO VERSO, UN SICILIANO A VENEZIA

Trentasette anni ed una carriera in netta ascesa. Enrico Lo Verso, uno dei pochi attori italiani da esportazione, presenta in anteprima il suo ultimo film in concorso a Venezia, "L'amore imperfetto" di Maderna.

Enrico Lo Verso

12.04.2007 - Autore: Adele de Gennaro
Non sono molti gli attori italiani in grado di alternare film dautore e successi allestero. Ed è proprio questo, invece, il caso di Enrico Lo Verso, protagonista di film firmati da Gianni Amelio, Pasquale Squitieri, Ettore Scola ed altri registi italiani e stranieri. Adorato in Francia (sempre più generosa nel riconoscere i talenti italiani prima di noi) grazie a Farinelli di Gerard Corbieau, lattore siciliano offre un altro ruolo intenso nellultimo film di Giovanni Davide Maderna, Lamore imperfetto in concorso alla 58ma Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. E non è tutto. Il Cineporto di Roma gli ha dedicato recentemente una rassegna cinematografica, realizzata in collaborazione con lAmbasciata di Francia, ed una mostra fotografica. Niente male per un attore che si è sentito ripetere per anni: non hai la faccia giusta per fare cinema, ragazzo mio.   Quarantanni ancora da compiere e, al suo attivo, già una rassegna cinematografica ed una mostra fotografica organizzate dal Cineporto di Roma: non è un po presto per fare bilanci?   E. L V. \"Oddio, la situazione ci impone quasi di farlo però no, tenderei a non parlare di bilanci. Non ho ancora quarantanni e spero che siano ancora tutti in partenza, in salita, senza fermarmi e spero di continuare a fare questo lavoro come sono riuscito finora. Ecco, se cè un bilancio, una considerazione che posso fare è che finora ho fatto delle cose che mi spingono ad andare avanti e a migliorarmi. Gianni Amelio mi disse una cosa mentre giravamo Ladri di bambini. Eravamo in Sicilia e stavamo girando le ultime scene vicino il mare: Stiamo facendo un film che se va come la metà di quello che sto vedendo dal materiale girato, sarà duro togliercelo dalle spalle: Sarà duro fare qualcosa in futuro che possa superarlo, perché ci ricorderanno sempre per questo film. Devo dire che sono state parole molto profetiche\".   Ecco, a proposito del futuro, cosa si aspetta per i prossimi quarantanni?   E. L V. \"Beh, io mi aspetto che leuro porti una scossa di vitalità al cinema europeo e che appunto si ricominci di parlarne e a vedere un film girato in Italia in un cinema di Stoccolma, così come a Roma vediamo un film girato a Catania\".   Per quanto riguarda lItalia, mai come in questultimo anno si è parlato di rinascita del nostro cinema, addirittura di una nuova primavera grazie anche al successo dei film di Muccino, Moretti e Ozpeteck. Secondo lei cosa sta cambiando davvero nel cinema italiano?   E. L V. \"Succede che finalmente i produttori ci credono e investono. Non solo, ma investono di più sia i produttori che i distributori, gli esercenti prendono i film , comunque gli italiani che fanno i film sono sempre gli stessi\".   Non sarà anche merito di sceneggiature migliori?   E. L V. \"Le idee in Italia, da Michelangelo in poi, le abbiamo sempre avute. Forse anche prima, ma il problema era trovare il mecenate che finanziasse lopera, il progetto. Ecco, ora si è visto che finanziare certi progetti può anche rendere qualcosa, sia a livello di mercato che a livello di immagine. E limmagine del cinema italiano è sempre stata comunque alta e positiva\".   Parlando di mercato, non possiamo non parlare della prossima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia che si inaugura il 29 agosto, dove troviamo in concorso anche il suo ultimo film, Lamore imperfetto di Giovanni Davide Maderna.   E. L V. \"Esatto, inoltre credo che questo sia il secondo o il terzo anno che anche Venezia ha istituito il mercato riservato alle novità cinematografiche, che era la cosa che principalmente lo differenziava da Cannes, quindi ora il festival attira sicuramente più gente, più esercenti e più distributori: ed è questo limportante\".  
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