

NOTIZIE
Donne di mafia
Esordio nella fiction per Giuseppe Ferrara, autore di film come "Cento giorni a Palermo" e "Il caso Moro". Nel tv movie in onda il 4 e 5 aprile su Raidue Tosca d'Aquino, Lorenzo Crespi, Barbara D'rso e Mietta.

12.04.2007 - Autore: Adele de Gennaro
Molti la ricordano ancora come l\'irresistibile farmacista invaghita di Pieraccioni ne \"Il ciclone\", ma Tosca d\'Aquino in questi anni ha cercato con tenacia di sganciarsi da quel personaggio che le aveva dato grande popolarità. Pronta a voltar pagina, eccola protagonista in un ruolo drammatico di \"Donne di mafia\" su Raidue alle 20,50 il 3 e 4 aprile, il film televisivo che segna l\'esordio nella fiction tv per Giuseppe Ferrara, autore di film importanti come \"Il sasso in bocca\", \"Cento giorni a Palermo\" e \"Il caso Moro\".
Prodotto dalla Sphere di Filppo De Luigi e Catherine Grellet per Rai Fiction, il tv movie di Ferrara ha un cast ricchissimo che include oltre alla protagonista Lorenzo Crespi, Mietta, Barbara D\'Urso, Guja Jelo, Adalberto Maria Merli, Ivo Garrani e Maria Rosaria Omaggio. Ancora un film di mafia, direte, l\'ennesima \'piovra\' questa volta, per così dire, tinta di rosa. E invece attenzione perchè, come sottolinea il regista, \"Donne di mafia\" è soprattutto la storia di un gruppo di donne estremamente coraggiose tra cui spicca Teresa, moglie di un mafioso risoluta a dire basta alla cultura dell\'omertà e della violenza. Prima ancora di andare in onda, tra l\'altro, il film di Ferrara ha già scatenato polemiche a causa delle dichiarazioni incaute di Lorenzo Crespi in occasione di un\'anteprima. Il giovane attore, infatti, ha dichiarato su due piedi: \"Ferrara è bravissimo ma in Sicilia donne così, come Teresa, non esistono. Io sono cresciuto lì , dove uno non si ribella se non ha motivi diretti\". Affermazioni destinate a far discutere, anche se alla fine Crespi si è spiegato meglio dicendo che in realtà voleva dire l\'esatto contrario. Detto ciò per dovere di cronaca, non va dimenticato che il film di Ferrara - sceneggiato dal regista e da Graziano Diana - è tratto dall\'omonimo libro di Liliana Madeo, un collage di storie femminili vere in cui spicca il nuovo ruolo delle donne all\'interno della cosche mafiose, ruolo ben compreso da Falcone e Borsellino. \"La sceneggiatura - dichiara Graziano Diana - è un percorso reale, non è solo frutto della fantasia: in fondo anche le donne di Tangentopoli dicevano di non sapere nulla e poi le forze dell\'ordine hanno trovato i soldi nascosti dentro i loro divani\". A dare un\'altra chiave di lettura è Giuseppe Ferrara, che afferma: \"In genere il cinema sulla mafia è sempre stato maschilista. Io vengo dalla lezione di Zavattini, ho scelto di seguire le donne nei loro tormenti, nelle loro idee\".
Al centro della vicenda è Teresa (Tosca d\'Aquino), sposata con l\'affascinanate Gateano Uncini (Lorenzo Crespi) da cui ha avuto due figli. Lui ricambia l\'amore della moglie ed è attaccatissimo alla famiglia ma, allo stesso tempo, è legato a doppio filo anche a Cosa Nostra: l\'uomo fa parte di una famiglia mafiosa che detiene il potere sulla zona. Quando Teresa si rende conto che le trame della criminalità organizzata diventano pericolose per la sua famiglia, reagisce con tutta la sua forza e coinvolge nella ribellione alle leggi della malavita un gruppo di donne, amiche e conoscenti. \"Un personaggio bellissimo e straordinario - commenta Tosca d\'Aquino -io sicuramente non avrei avuto lo stesso coraggio della protagonista che interpreto\". Teresa, però, comprende che l\'elemento della svolta è il marito, Gaetano, e fa leva sul suo amore sincero verso di lei e i loro figli per convincerlo ad abbandonare il mondo della mafia e a ricominciare insieme lontano da quegli orrori. La storia, raccontata attraverso l\'uso ricorrente di flashback (necessari, secondo Ferrara, per spiegare le vicende molto intrecciate dei vari personaggi ), racconta in due puntate il lungo e tormentato cammino percorso dalla famiglia Uncini e delle donne innocenti o colpevoli che le ruotano intorno. Girato in due mesi l\'estate scorsa fra Lecce, Palermo e Caracas, \"Donne di mafia\" vede anche il ritorno sul piccolo schermo di Barbara D\'Urso, spogliatasi del camice della Dottoressa Giò, e di Mietta, cantante prestata con successo alla televisione e al cinema. La D\'Urso interpreta qui il giudice Marotta, una donna alle prese con il rapimento di un bambino che cambierà la vita di Teresa, mentre Mietta è Cosima, la tipica donna fedele alle leggi mafiose. Quando le viene rapito il figlio, infatti, Cosima non accetta l\'idea che gli aguzzini del bambino siano \'amici di famiglia\', gente sulle cui ginocchia il piccolo aveva giocato qualche giorno prima. Da segnalare anche il ritorno in tv di Maria Rosaria Omaggio che, fra il film di Ferrara e la \"Medea\" recitata in teatro, ha infilato recentemente una collezione di ruoli drammatici. \"Darei qualsiasi cosa - afferma l¹attrice - per interpretare adesso una commedia!\".