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Cuore di fiction
Parlando di fiction non passa giorno che produttori, registi e attori dicano del loro prodotto "questo è cinema per la Tv". Con "Cuore" tutto questo è vero e non si tratta di uno slogan buono per acchiappare ascolti.

12.04.2007 - Autore: Adele de Gennaro
Parlando di fiction non passa giorno che produttori, registi e attori dicano del loro prodotto questo è cinema per la Tv. Bene, stavolta è vero e non si tratta di uno slogan buono per acchiappare ascolti: Cuore, la serie Tv diretta da Maurizio Zaccaro con Giulio Scarpati, Anna Valle e Leo Gullotta, tra i protagonisti, è davvero cinema per la televisione.
Prodotta da Angelo Rizzoli per Mediatrade, la fiction in 6 episodi tratta dal celebre romanzo di Edmondo De Amicis - in onda ogni domenica alle 21 dall11 novembre su Canale 5 - si candida a tutti gli effetti come uno dei migliori film televisivi di questa stagione, non solo per la ricerca maniacale di autenticità operata da Zaccaro, abilissimo nel restituirci atmosfere e colori di una Torino del 1890, ma anche per la accurata scelta dei piccoli protagonisti (tutti alla loro prima esperienza televisiva), bambini dai volti intensi e autentici, nulla a che vedere con i ragazzini biondi, belli e patinati che sovraffollano il piccolo schermo.
I sentimenti insomma non passeranno mai di moda e non è un caso che Mediatrade abbia scelto proprio Cuore per continuare la nuova linea editoriale ispirata ai grandi classici del passato. Letto da generazioni di studenti, bistrattato dalla critica letteraria e successivamente rivalutato, il romanzo di De Amicis propone una serie di valori universali come quelli dellamicizia, della famiglia e della solidarietà: per alcuni un concentrato di retorica, per altri uno strumento di educazione delle giovani generazioni.
A giudicare dallaccoglienza dei primi spettatori (una platea di circa 300 bambini della scuola elementare romana De Amicis), il Cuore di Zaccaro piacerà anche al pubblico del terzo millennio.
Lattualità di Cuore ha aggiunto Maurizio Costanzo è anche nel conflitto sociale, nelle diversità di estrazione di provenienza geografica dei ragazzi, e la diversità delle diversità è un tema quanto mai attuale. Penso alla scuola più multietnica dItalia, alla periferia di Milano, dove i genitori non vogliono più iscrivere i figli: tutto questo è una bestemmia che intendiamo combattere anche attraverso la Tv.
Insomma, oggi non cè più da vergognarsi a rileggere le vicende del piccolo scrivano fiorentino e della piccola vedetta lombarda, i personaggi di De Amicis sembrano rinati a nuova dignità.
Da un certo momento in poi conferma Roberto Pace, amministratore delegato di Mediatrade anche la nostra generazione ha smesso di vergognarsi di Cuore. Negli anni 70 si leggeva più Brecht che la letteratura italiana e si aveva orrore dei sentimenti ma grazie a Dio siamo cresciuti. Insomma, oggi è meglio \"Cuore\" che \"Porci con le ali\".
Tutti daccordo dunque nel riconoscere lattualità del romanzo di De Amicis, non ultimo Giulio Scarpati che nella miniserie di Canale 5 interpreta il maestro Perboni. Lelemento più attuale dice lattore - è proprio lintegrazione fra i bambini della classe. Nell800 un gesto di solidarietà di un ricco verso un povero era rivoluzionario e in questi tempi di guerra è importante riflettere sui sentimenti e sul senso della vita, capire le ragioni degli altri.