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Cartoni scorretti
I primi cartoni politicamente scorretti sono anche i primi cartoni in assoluto, nati più di un secolo fa in scantinati che assomigliavano più a botteghe di calzolai che agli attuali studios della Disney.

19.05.2009 - Autore: Francesca Fornario
I cartoni animati, da quella cosa fanciullesca e tendenzialmente pedagogica che erano, sono diventati sboccati e politicamente scorretti: diseducativi per i vari comitati di genitori che vigilano sulla condotta della televisione, ironici per i bambini che scoprono per la prima volta che cosè lironia quando per esempio Homer Simpson dice \"che i soldi basteranno per far studiare uno solo dei due figli\" e Bart e Lisa esultano entrambi.
Se ne parla come di una novità, ma niente di quello che succede in televisione è una novità. I primi cartoni politicamente scorretti sono anche i primi cartoni in assoluto, nati più di un secolo fa in scantinati che assomigliavano più a botteghe di calzolai che agli attuali studios della Disney, dove, assicura chi ci è stato, ci sono i pavimenti che brillano e le poltrone a forma di topolino e le liane di Tarzan e la colonna sonora del re Leone in filodiffusione e se arrivi in ufficio che sei di malumore è la volta che ti licenzi.
Lo spazio non consente di elencare le prodezze degli inarrivabili Chuck Jones e Tex Avery, capostipiti dellanimazione politicamente scorretta negli anni 40, quando i cartoni animati erano destinati al pubblico adulto e dunque potevano senza tanti convenevoli uccidersi a vicenda, purché questo facesse ridere.
Per dare però unidea del clima licenzioso di prima è sufficiente ricordare che già negli anni venti i geniali fratelli Fleischer, animatori della sensuale Betty Boop e del rissoso Braccio di Ferro (non proprio due esempi di integrità per le giovani generazioni di allora), disegnavano tranquillamente la diva in topless e gonna di paglia (in Popeye the Saylor, nel celebre cortometraggio dove si incontrano Braccio di Ferro e Betty Boop). Tra i 24 fotogrammi al secondo, ne inserivano un paio dove Betty era completamente nuda, anche se per vederli ad occhio nudo si è dovuta attendere lera del dvd e del fermo immagine.
Quel che è successo dopo è storia nota. Disney ha imposto al mondo il suo modello di cartone animato fanciullesco ed edificante e la televisione gli è andata dietro, preferendo imitare malamente una formula di sicuro successo piuttosto che sperimentare nuove strade, e i palinsesti sono stati invasi da un esercito di eroi che salvano il mondo, streghe buone, bambini il cui migliore amico è un cane.
Lo spirito ironico e beffardo dei primi cartoni è rimasto a lungo sopito, per poi riemergere nel 1988, con il cortometraggio baby Herman, che avrebbe costituito il prologo di Roger Rabbit.
Un cartone dove un bambino in fasce lamentava di avere le voglie di un quarantenne e il pisellino di un neonato era destinato a rompere gli equilibri, ma la televisione ci ha messo come sempre un po a farsi contagiare dal cambiamento, e solo negli anni 90 ha aperto le porte ai Simpson, a Daria, alle Superchicche, a Ren & Stimpy e persino alla banda di South Park, e agli adolescenti Beavis e Butthead.
I primi adulti che se ne sono accorti sono quelli che hanno gridato allo scaldalo, i secondi, più numerosi, quelli che tuttora costituiscono il pubblico più affezionato dei gialli di Springfield e degli studenti di Sout Park, esiliati oltre i confini del palinsesto diurno e in onda tutti i lunedì a mezzanotte su Italia Uno.
Lavanzata dei cartoni politicamente scorretti prosegue incontrastata sul satellite, nei canali tematici dedicati allanimazione. Mentre Disney Channel resta fedele alla formula edificante con qualche significativa variante di spirito, come lo spassosissimo House of Mouse, il Topoclub Cartoon Network ingaggia uno dopo laltro gli animatori più indisciplinati, da John Kricfalusi, che irrompe sulla scena nel 1991 con House Blues, debutto dellaccoppiata Ren& Stimpy, sorta di Tom & Gerry versione sregolata e grottesca, a Gennady tartakokovsky, insubordinato studente della Disneys Accademy di Valencia e autore delle pestifere Superchicche, del Laboratorio di Dexter e di Samurai Jak.