Le avventure leggendarie, il coraggio nell’affrontare i mari e le tempeste, la passione per le sfide: i pirati tornano sugli schermi. E questa volta non si tratta di una finzione hollywoodiana, ma di una ricostruzione fedele che rivela una realtà ancor più affascinante e suggestiva, attraverso le immagini di National Geographic Channel.
“Caccia al tesoro dei pirati”, in onda sabato 26 gennaio alle 21.00 su National Geographic Channel ( canale 402 di SKY) ed in contemporanea su National Geographic HD (canale 409 di SKY) per gli amanti dell’alta definizione, è un documentario realizzato in occasione dell’ eccezionale ritrovamento dell’unica nave pirata finora riportata alla luce.
Il primato spetta a Barry Clifford, esperto di storia della pirateria e soprattutto di recupero di relitti marini, che dopo anni di studi e inseguimenti – la ricerca è iniziata nel 1982- è riuscito a realizzare un sogno ed a recuperare la leggendaria imbarcazione Whydah ed il suo tesoro. Esaminando gli scavi ed i ritrovamenti, il filmato mette in luce in un gioco di contrasti l’epoca d’oro della pirateria e la vita del suo più celebre protagonista: il corsaro “Black” Samuel Bellamy.
Quel che sappiamo della sua vita è che per riuscire ad avere abbastanza soldi per sposare la sua amata, il giovane Bellamy decide di percorrere la strada più rapida per far soldi nel 1700: la pirateria, naturalmente. E grazie ad un innato straordinario talento, diviene ben presto il capitano più temuto dei mari. Per conquistare la supremazia assoluta, gli resta però un ultimo prezioso obiettivo: la mitica nave Whydah, tra le più veloci al mondo.
Scopriremo i trucchi e le strategie con cui Samuel Bellamy è riuscito ad averla vinta, ad esempio terrorizzando l’equipaggio per giorni con sinistri metodi psicologici, e ad issare la sua bandiera vittoriosa sulla nave. Circondato da un nuovo equipaggio di ribelli, prigionieri politici, ed ex schiavi a cui restitusce la libertà, il “principe dei corsari” è pronto alla conquista dei tesori di ogni terra.
E’ il 26 aprile del 1717 quando Bellamy, al largo di Cape Cod nel Massachusetts, è travolto da una violenta tempesta che fa affondare la Whydah. La leggenda narra che il corsaro stava affrontando quel pericoloso viaggio per far visita alla sua amata. Dopo quasi 6 anni di ricerche e migliaia di immersioni senza riuscita, le speranze del ritrovamento erano ormai quasi vane: la Whydah restava nascosta nel fondo di quello che comunemente è chiamato il Cimitero dell’Atlantico (The Graveyard of the Atlantic), l’area al largo della costa del North Carolina dove più di 2000 imbarcazioni sono state sopraffatte dal vento e dalle correnti sin da quando ne abbiamo traccia, e cioè dalla metà del 1500 circa.
Immaginate l’emozione dell’esploratore Barry Clifford quando ha letto sulla targa di un relitto: “Il galeone Whydah 1716”, l’incisione che ha decretato l’autenticità di questa unica scoperta.
Sabato 26 gennaio alle ore 21.00 su National Geographic Channel (canale 402 di SKY) con Caccia al tesoro dei pirati preparatevi ad imbarcarvi all’interno di un prezioso ed unico relitto, a conoscere, attraverso le parole di Barry Clifford, la tenacia ed i sogni di una squadra di esploratori, e soprattutto a rivivere le avventure del “principe dei pirati”, Black Samuel Bellamy, geniale stratega e, innegabilmente, eroe romantico.


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Caccia al tesoro dei pirati
La vera storia del leggendario pirata Samuel Bellamy e dell'eccezionale ritrovamento del suo galeone

19.05.2009 - Autore: M.S.