NOTIZIE

Breaking Bad 5 - La nostra recensione

Finalmente Bryan Cranston è tornato nei panni di Walter White, in una serie finale che promette scintille.

Breaking Bad 5

17.07.2012 - Autore: Adriano Ercolani, corrispondente da New York
"All hail to the king" ("Tutti salutino il re") annuncia la tagline che pubblicizza la quinta e ultima stagione di Breaking Bad. Come un monarca silenzioso e pronto a colpire, Walter White siede avvolto nella sua solita tuta gialla da lavoro. Dietro di lui, montagne di banconote e le immancabili casse di cristalli di metamfetamina purissima che egli stesso ha cucinato. L'ormai mitico professore di chimica l'avevamo lasciato alla fine della quarta stagione - a dire il vero la più debole della serie - quando si era sbarazzato dei suoi nemici potenzialmente mortali, su tutti il narcotrafficante Gus Fring, caduto nel tranello mortale preparatogli dallo stesso White.

Per salvare la propria vita e quella dei suoi cari, compreso il pupillo Jesse Pinkman, Walter però si era spinto ben oltre i limiti imposti dalla sua problematica coscienza, e aveva addirittura rischiato di avvelenare un bambino innocente. Il pilot di questo nuovo ciclo ci ripropone dunque un personaggio che è passato dall’altra parte della barricata, ha deciso di non essere più vittima degli accadimenti ma artefice del proprio destino, costi quel che costi. La puntata iniziale ci racconta proprio questo: adesso Walter White è un personaggio che incute terrore a chi gli sta intorno, come sperimentano prima sua moglie Skyler e poi il suo avvocato Saul Goodman. La trama principale dell’esordio di questa nuova stagione è però incentrata su una prova che potrebbe incastrare White, Pinkman e gli altri criminali rimasti. Il computer del defunto Fring contiene infatti le registrazioni video di ciò che succedeva nel laboratorio dove veniva preparata la droga sintetica, e adesso è nelle mani della D.E.A.: come fare a evitare che venga utilizzato? Ai due compari e al fido tuttofare Mike il compito di sbrigare la faccenda…

Come al solito Breaking Bad riesce a mescolare con successo i toni più leggeri della commedia quasi surreale con quelli più tesi del thriller. In questo inizio, a convincere maggiormente è proprio il secondo aspetto, perchè il personaggio di White che adesso è diventato realmente minaccioso si preannuncia nuovamente ammaliante. Merito come al solito dell’interpretazione potentissima del grande Bryan Cranston, che riesce a lavorare soltanto con gli occhi e la tonalità della voce per cambiare registro radicalmente, anche nella stessa scena.

Bryan Cranston Walter White

E’ lui, e difficilmente poteva essere altrimenti, il mattatore assoluto della puntata pilota, costruita con intelligenza e una notevole dose di atmosfera. Come al solito poi, prima dei titoli di testa, c’è il tanto atteso flashforward che introduce a quella che dovrebbe essere la conclusione dell’intera vicenda. Gli indizi, gli elementi sparsi per creare suspence sono molto convincenti, White è trasformato e sembra più pericoloso che mai. Non resta che seguire questa stagione finale e sapere come se la caverà quello che era un semplice, comune professore di chimica…