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Agents Secrets

I coniugi Cassel ci riprovano. Dopo "Irreversibile" eccoli di nuovo insieme in un film di Federic Schoendoerffer, dove non si limiteranno ad uccidere, spiare, eseguire, ma racconteranno il dramma che si cela dietro la vita degli agenti segreti.

Agents Secrets

12.04.2007 - Autore: Giulia Villoresi
Regia: Federic Schoendoerffer Con: Vincent Cassel, Monica Bellucci   Quattro agenti segreti della DGSE ricevono l\'incarico di sabotare un trasporto d\'armi in Marocco. Il capo della missione, Georges Brisseau (Vincent Cassel), Lisa (Monica Bellucci) e i due agenti Raymond e Loic. L\'obbiettivo apparente della missione è quello di intimidire Igor Lipovsky, uomo d\'affari russo, affondando la nave su cui vengono trasportate le armi destinate ai ribelli di Angola. Questo almeno, è quello che viene raccontato ai quattro agenti. Loic e Raymond dovranno sistemare dell\'esplosivo sotto la chiglia della nave, mentre Georges e Lisa coordineranno le manovre da un albergo di Casablanca. Tutto va come previsto, nulla sembra presagire un \"cambio di programma\" finché gli agenti non dovranno abbandonare il Marocco. I coniugi Cassel, dopo \"Irreversibile\", tornano insieme sul grande schermo. Il regista Schoendoerffer li ha voluti entrambi per un film sugli agenti segreti, ma che ha ben poco del taglio 007 o \"Mission: Impossible\" a cui ci hanno abituati i registi americani. \"Agents Secrets\" si poterebbe definire uno spettacolo intimista. Al di là dell\'azione, che comunque rimane un aspetto fondamentale del film, vengono dispiegati i dubbi, le solitudini, i dilemmi etici di questi impiegati del governo, che molto spesso sono costretti a agire senza nemmeno conoscere quale sia la posta in gioco. Schoendoerffer racconta, con grande realismo, il sistema deviato dei servizi segreti, la morte, il tradimento, la paura, ma anche la malinconia, il disincanto e la solitudine più nera. Il film annuncia fin dal principio la sua poetica del \"tutto può succedere\", allontanandosi dalla proverbiale prevedibilità di questo genere di cinema. Infatti nei primi minuti vedremo Andre Dussollier, attore molto popolare in Francia, morire dopo un eroico tentativo di sfuggire ad un agguato. Spiega il regista in conferenza stampa che questa scena iniziale serviva ad annunciare al pubblico di quanto fosse imprevedibile l\'esito del film. - Siamo abituati a pensare - spiega - che se in un film di questo tipo c\'è un attore famoso è impossibile che morirà. Io l\' ho fatto morire invece, ed era un avvertimento. Era per dire: state attenti, qui può succedere di tutto. - Un progetto originale, e sicuramente ben congeniato, sebbene né la Bellucci né Cassel cadano vittime di questa poetica dell\'imprevedibile. E in effetti, non è che succeda proprio di tutto in questo film. La Bellucci si è preparata al ruolo leggendo le memorie di una donna che è stata nei servizi segreti francesi, il regista, ispirato da film come \"I tre giorni del Condor\" e \"Il Maratoneta\", ha detto di aver voluto dar vita ad un cinema \"per adulti\", in cui non solo l\'azione ma anche l\'emotività e il realismo fossero i veri protagonisti della trama. Il film infatti ha il merito di non essere il solito action movie, gettando uno sguardo su ciò che si cela dietro la vita marziale degli agenti segreti. Un\'idea che stuzzica gran parte delle fantasie del pubblico di fronte ad un impenetrabile James Bond. Cosa si cela dietro l\'eroe? Ma lo psicodramma non basta, è le curiosità non vengono soddisfatte. Quel che dovrebbe dare spicco alla pellicola finisce invece per indebolirla. Anche gli attori lasciano a desiderare. Senza soffermarsi sulla Bellucci, si dovrà notare che neanche Cassel ha dato il meglio di sé.  
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