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Addio amico Arnold

Gary Coleman è morto a 42 anni, ucciso da un incidente domestico.

Gary Coleman è morto

29.05.2010 - Autore: Ludovica Sanfelice
E’ morto nell’ospedale dello Utah in cui era stato ricoverato d’urgenza qualche giorno fa dopo aver battuto la testa. Un incidente domestico. Se n’è andato così a soli 42 anni Gary Coleman, sfortunato protagonista della serie “Il mio amico Arnold” (“Different Strokes” il titolo originale), cult degli anni Ottanta che lo trasformò in una star televisiva strapagata e, oggi si può dire, in un’icona pop.

Aveva dieci anni allora, l’aria buffa e spigliata, una vivacità contagiosa e una solennità inimitabile nel pronunciare il tormentone “Che cavolo stai dicendo Willis?” rivolgendosi al fratello che come lui era stato adottato dal vedovo miliardario e filantropo Philip Drummond. Ma questa era la finzione. La vita reale è stata molto più triste e difficile. Una nefrite ha bloccato la crescita di Coleman intrappolandolo nel corpo di quel ragazzino per sempre, e bloccando così anche la sua crescita professionale. Malgrado gli sforzi il personaggio che lo aveva reso celebre e ricco è rimasto anche l’unico. Qualche apparizione in altri show televisivi, certo, ma per fare riferimento ad Arnold, e posti d’onore nei programmi nostalgici sempre per ricordare il caro amico Arnold.

Affrancarsi da un simile tormento non era possibile così l’attore ha rinunciato a recitare e si è messo a lavorare come guardia privata.

Poi sono arrivati i guai con la giustizia. Nel 1990 una denuncia ai genitori adottivi, rei secondo lui di avergli sottratto denaro; nel 1998 una condanna a 90 giorni di carcere con la condizionale per aver aggredito una donna che gli aveva chiesto l’autografo, nel 2008 di nuovo il carcere per aver investito un uomo in un parcheggio e all’inizio di quest’anno un arresto per presunto reato di violenze domestiche ai danni della moglie Shannon Price. A questo aggiungiamo che nel 1999 Coleman, sebbene abbia guadagnato anche 100mila dollari a episodio per interpretare Arnold, ha presentato istanza di fallimento.

E, naturalmente, i problemi di salute. L’ex bambino prodigio era in dialisi da anni e all’inizio di del 2010 era già stato ricoverato due volte dopo aver accusato dei malori.

Una vita difficile e solitaria in contrasto con l’immagine sorridente e immortale di quel ragazzino che tutti abbiamo amato. Tutti tranne forse lui.
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