Trasmessa dalla Fox television turca, Kiraz Mevsimi ha raggiunto fino al 32% dello share locale: un risultato che - a torto o a ragione - non poteva non imporla all'attenzione del mercato internazionale. Che ha risposto. Dal 6 luglio la serie sarà infatti nel palinsesto dell'italiana Canale 5 con il titolo di Cherry Season. 200 puntate che allieteranno l'estate del pubblico televisivo raccontando la storia d'amore tra Öykü e Mete, a cavallo tra tradizione romantica e sfumature moderne, che evidentemente ne hanno determinato il successo.
Öykü (interpretata da Özge Gürel) è una giovane studentessa di design e moda, da sempre innamorata di Mete (Daghan Külegeç), amico al quale non trova il coraggio di dichiararsi. La strana relazione tra i due ragazzi li avvicina, ma insieme li tiene a distanza. E si intreccia con una serie di altre sottotrame e di ostacoli che animano lo sviluppo, continuando a legare i due, sin dall'incontro casuale davanti a uno stesso taxi che finiscono per pedere. Un malinteso porta la ragazza a fingere di amare il miglior amico di lui, Ayaz (Serkan Çayo?lu), ma questo pone la vicenda davanti a un bivio. Il rubacuori Ayaz ricambierà con un vero sentimento o il deluso Mete riuscirà a vedere la verità cambiando tutto nella vita dei protagonisti coinvolti?
Una trama che forse non potrà competere con le produzioni seriali più in voga o delle quali siamo abituati a leggere, ma che si inserisce in una tradizione pluridecennale e in un genere sempre molto amato dal pubblico. Soprattutto quello pomeridiano, fascia nella quale Mediaset ha scelto di trasmetterlo (da vedere se due puntate alla volta, per terminare entro l'inizio dell'autunno), affiancandolo ad altre due soap romantiche di grande 'traino': Beautiful e Un Vita.
Proprio pensando a quest'ultima, sembra trovarsi una interessante tendenza per la rete italiana. Le produzioni spagnole (visto che prima di questa, il cui titolo originale è Acacias 38, era arrivata Il segreto) son state buoni 'apripista' a quanto pare, visto che la scelta di puntare su un programma addirittura turco potrebbe esser la conferma di una attenzione maggiore - anche finalizzata alla trasmissione - nei confronti di mercati generalmente trascurati. Come quello turco, appunto, che mancava dai palinsesti europei da molto tempo. Ma che - se il pubblico digerirà alcune differenze culturali e tecniche - potrebbe aprire una nuova via interessante.


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La fiction romantica, forte di record incredibili, è l'occasione per scoprire la produzione di un paese spesso ignorato

05.07.2015 - Autore: Mattia Pasquini (nexta)