Yoghi e Bubu conquistano le sale

Sono passati più di cinquant'anni da quando Hanna e Barbera crearono l'Orso Yoghi, ma solo ora, grazie alla moderna CGI, è stato possibile trasporre le sue avventure al cinema, in un film che si presenta come un ibrido tra animazione digitale e live action. L'Orso Yoghi, diretto da Eric Brevig, arriva sulla scia di analoghi prodotti come Alvin Superstar e il suo sequel, e il vituperato Garfield. E non sarà, se è per questo, nemmeno l'ultimo: in un futuro non troppo remoto ci aspettano anche I Puffi, anch'essi in 3D.

La trama si mantiene semplice semplice: Yoghi e Bubu sono due orsi bruni che vivono rubacchiando dai cestini dei turisti che ogni giorno si riversano nel parco di Jellystone. Il loro avversario è il Ranger Smith (Tom Cavanaugh), con il quale dovranno unire le forze per salvare il parco dalla distruzione orchestrata dal sindaco, che vorrebbe utilizzarne gli alberi per produrre legname. A loro si unirà anche una documentarista (Anna Faris), giunta nel parco per studiare gli orsi.

A dare le voci ai due protagonisti nella versione originale sono rispettivamente Dan Aykroyd e Justin Timberlake. “Da ragazzino guardavo Yoghi ogni mercoledì, insieme a mio fratello – ricorda Aykroyd – E' sempre stata una parte di me, e quando mi è stata offerta la parte ho avvertito un senso di onore, prima, e poi di responsabilità. Volevo essere all'altezza dell'originale”. Ma cos'è ad averlo conquistato del personaggio? “E' un allegro fuorilegge anarchico senza una preoccupazione al mondo. E' questo a piacermi di lui: non ha cattiveria, vuole condividere ogni cosa con Bubu e curarsi dell'ambiente”. Ma ammette che a funzionare davvero è l'alchimia che scatta tra i due protagonisti: “Yoghi e Bubu sono come Sherlock Holmes e Watson, Gianni e Pinotto, Stanlio e Ollio. Uno è isterico, sopra le righe, l'altro è più renitente. Ma non potresti mai avere uno senza l'altro”.

L'Orso Yoghi uscirà sui nostri schermi il 14 gennaio, distribuito da Warner Bros.