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Verso l'infinito e oltre

Guide, raduni e una missione Nasa. Star Trek è riuscita a penetrare nella società forse più di ogni altra serie tv. A volte in maniera ufficiale, altre in maniera alquanto bizzarra

Star Trek: curiosità

08.05.2009 - Autore: Gianluigi Cacciotti
Star Trek non è solo un viaggio, “esplorazione di nuovi mondi, alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima”. Star Trek è una filosofia che ha coinvolto e influenzato l’universo intero fin dalla sua nascita, arrivando a creare un impero di appassionati in tutto il mondo, che a più di 40 anni di distanza dal decollo ufficiale dell’Enterprise sulla rete NBC, rappresentano il modello di “fandom” (consistente gruppo di fan) più influente della storia audiovisiva internazionale.

Ma come può una serie televisiva influenzare il proprio pubblico e quanto, viceversa, il pubblico contribuisce allo sviluppo dello show?

Al suo debutto Star Trek risultò originale tuttavia, secondo i primi dati di ascolto, non sembrò destinata a brillare quanto le stelle tra cui si aggirava. A cambiare il destino segnato del programma fu l’accorato intervento dei fan che, tramite una raccolta firme, petizioni e appelli continui, riuscirono a convincere la NBC a commissionare una terza stagione. I bei vecchi tempi in cui i contenuti non dipendevano quasi esclusivamente dagli introiti pubblicitari…

Anche nei contenuti Star Trek si può definire pionieristico. Nell'episodio Umiliati per forza maggiore, trasmesso negli Stati Uniti il 22 novembre 1968, andò in onda il primo bacio interrazziale della storia della televisione. I due piccioncini erano Michelle Nichols nel ruolo di Uhura (prima donna di colore a rivestire un ruolo principale in una serie), l'ufficiale alle comunicazioni, e il capitano Kirk. Questo ed altri episodi furono censurati anche dalla BBC, che ritenne simili trovate poco adatte ad un pubblico minorenne.

Il successo di Star Trek riuscì ad influenzare anche l’ente più affine alle esplorazioni spaziali: nel settembre del 1976 la Nasa decise di battezzare Enterprise il suo primo Shuttle. L’intera cerimonia di presentazione, negli stabilimenti Rockwell di Palmdale, California, fu accompagnata dalle note della fanfara di Star Trek, e vide come ospiti d’onore Roddenberry e gli attori della saga.

Ma come faceva, negli anni ’70, l’equipaggio del capitano Kirk ad infrangere le barriere del tempo e dello spazio? Una risposta ci viene data da Lawrence Krauss, fisico e cosmologo alla Case Western Reserve University di Cleveland, Ohio, che all’argomento dedicò un intero libro: “La fisica di Star Trek” uscito in Italia nel 1996. Un trattato professionale sul motore di curvatura, i viaggi intergalattici e il ponte ologrammi dell’Enterprise.

Esistono poi enciclopedie sulle centinaia di razze incontrate in oltre 40 anni di viaggi interstellari, con schede dettagliate e immagini riprese direttamente dalle serie tv, pagine web scritte in Klingon (lingua ufficiale dell’omonima razza aliena, apparsa per la prima volta nell'episodio 27 della prima serie: Missione di pace), manuali al limite della precisione ingegneristica su come costruire (!!) un’astronave simile all’Enterprise, e persino un file scaricabile che, passo dopo passo, ci insegna come guidarla. E come non ricordare l’associazione internazionale attiva da ormai 21 anni che conta più di un milione di iscritti e organizza convention e raduni a tema?

Tutto questo interesse per una saga che tra non molto toccherà i 50 anni effettivi di vita (includendo gli episodi pilota, chicche conosciute a pochi esperti) è più che giustificabile. Sapevate per esempio che la nascita degli attuali dispositivi palmari si deve anche a Kirk & Co.?

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