Classe 1981, nato e
cresciuto in California, Shia La Boeuf si sta seriamente candidando al ruolo di
nuovo sex symbol planetario, con una manciata di titoli acchiappa pubblico ed
un fascino sbarazzino. Viste le sue origini, non poteva non fare l’attore, dal
momento che suo padre era clown professionista in un circo e la madre
ballerina, e, come lo stesso Shia afferma,
“sono l’ultimo di una generazione di persone che hanno speso la loro
vita sulle tavole di un palcoscenico e rollando hashish”. La sua famiglia
sembra davvero uscita da un film di James Waters, infatti, le leggende
raccontano di quando lui a dieci anni ha fumato, assieme al padre, il primo
spinello, e di come, per sfuggire al degrado di una famiglia sfasciata, abbia
iniziato ad esibirsi con “dirty
monologues” nei club underground di Los Angeles.
Inizialmente il suo
sogno non era quello di fare l’attore, ma ha intrapreso questa carriera quando
si è reso conto che poteva essere l’unico modo per sfuggire dalle crisi
isteriche dei genitori, e così si è iscritto alla 32nd Street Visual and Performing Arts Magnet di Los Angeles.
Successivamente è stato anche accettato a Yale ma “ il tipo di istruzione che
mi serve non si apprende in scuole come quella” ha dichiarato, quando un
giornalista gli ha chiesto perché non ha preso la laurea, essendo stato ammesso
in una delle università più importanti sulla terra.
Ma la rassicurante
famiglia di Topolino &co non fa per lui e compare, ben presto, in alcuni
sketchs del dissacrante The Jani Leno Show, dove riscuote un notevole successo.
Archiviata la Disney con il film "Holes", Shia fa il suo ingresso nella gabbia
dorata di Hollywood con una parte nell’horror "Constantine". È il 2005, critica e
pubblico iniziano a notarlo, tanto che Emilio Estevez gli affida una piccola
parte nel suo film corale "Bobby". Nel ruolo di un giovane drogato, Shia regala
una performance ad alto tasso di testosterone, comparendo nudo per quasi 12
minuti di film, facendo la felicità delle sue ammiratrici, dal momento che
“…non mi andava di essere ricordato come quello che lavorava alla Disney. Lì è
tutto fantastico, ma un attore deve sperimentarsi...”.
Il suo ruolo più
recente è in "Disturbia", una sorta di remake in chiave iper moderna del
capolavoro di Alfred Hitchcok "La finestra sul cortile", dove interpreta un
giovane rinchiuso in casa, sotto arresto, per aver pestato un professore a
scuola. La critica ha subito trovato un paragone : Shia LeBeuf come Dustin
Hoffman. Naturalmente il giovane rimane lusingato, ringrazia, ma non si monta
la testa. E come potrebbe, visto che è molto più maturo dell’età che ha dato
che ha persino messo su casa da solo a soli 18 anni. Vive con due cani, adora
la musica Hip Hop e attualmente viene considerato un single incallito e
guascone, che vive nel mito dei suoi idoli, ovvero, Jodie Foster, John Turturro
e, naturalmente, Dustin Hoffman.
Davvero un bel
colpaccio per uno che ha iniziato come
comico in bar di terz’ordine e ora si ritrova figlio del mitico
Harrison-Indiana-Jones.


NOTIZIE
Una Shia di successo
In Italia ancora non è molto conosciuto ma intanto Shia LaBoeuf sta inanellando solo film di successo: "Bobby", "Disturbia", "Trasformers" e nel 2008 sarà il figlio di Indiana Jones

01.06.2007 - Autore: Gabriele Marcello