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Una, nessuna, centomila

Trasgressiva, materna, trasformista. Artista che non teme i cambiamenti. Tutto in un nome, Jane Alexander, la perfida antagonista di Elisa di Rivombrosa.

Jane Alexander

15.12.2005 - Autore: Seralisa Carbone
Lo sguardo ammiccante incastonato in una testa rasata, ma non priva di un certo “non so che”. L’eccentrico look sul fisico asciutto, androgino. L’espressione pungente accentuata dal vistoso make-up e una voce di velluto dall’inflessione anglosassone che racconta del più e del meno: il numero di telefono per giocare da casa, sullo schermo in sovrimpressione.

L’avventura televisiva di Jane Alexander cominciò proprio così, qualche anno fa, quando le fu affidata la conduzione di Zengi, il gioco a premi in cui i suoi monologhi di intrattenimento allietavano i primi vagiti di una neonata La7. La prima versione catodica dell’attrice era ben lontana dalle parrucche e i costumi d’epoca che oggi la rendono popolare nell’interpretazione della marchesa Van Necker (foto), la perfida antagonista di Elisa di Rivombrosa, a cui Jane Alexander deve gran parte della la sua fortuna.

L’incipit professionale proponeva una scelta di immagine dichiaratamente trasgressiva. Ottima, sia per il decollo di una nuova stella che di un’emittente nuova di zecca. La cosa all’epoca suscitò un certo scalpore per il senso di rottura con la tradizione di una conduzione televisiva che aveva mantenuto col pubblico un rapporto più celebrativo e mai così marcatamente informale.

Fu il primo eclatante successo al quale seguì la fragorosa vittoria di ascolti della fiction diretta da Cinzia TH Torrini, che raddoppiò la fortuna dell’attrice sul piano professionale e nella sfera del privato. Trovata la gloria nei panni della marchesa e l’amore nell’allora ispettore di produzione della fiction, Cristian Schiozzi, che l’ha resa madre due anni fa, la buona stella di Jane continua a splendere per professionalità e sensibilità, ma con una luce rinnovata. 

L’attrice anglo-italiana oggi ha il fascino di una maturità consapevole. La trasgressione ha lasciato il posto a una voglia di famiglia e stabilità che trapela in quasi tutte le interviste rilasciate dall’attrice, nelle quali non manca mai di ricordare anche la grande passione per la cucina. Quello della femme fatale è uno dei tanti volti che oggi trova il giusto spazio solo nei servizi fotografici, in cui la Alexander si diverte a giocare ancora con l’arte della seduzione.

Ma senza gli eccessi di un tempo, favorita dalla bellezza sofisticata che presto ammireremo in tv all’interno di una fiction dai lavori ancora in corso, La freccia nera, per il remake del celebre sceneggiato del 1968. Trasgressiva, materna, trasformista. Le nuove sfaccettature di Jane Alexander rendono l’attrice, oggi più di ieri, interessante dal punto di vista professionale ed umano: un bel traguardo per la perfida marchesa che, pur nei suoi panni, sa davvero piacere al pubblico tv.

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