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Top Five: pensa McFly, pensa!

Festeggiamo i venticinque anni di "Ritorno al futuro" con una Top Five dedicata all'unico grande mistero dell'universo... Biff Tannen!

Ritorno al futuro - Thomas F. Wilson e Crispin Glover

27.10.2010 - Autore: Marco Triolo
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In queste settimane di grande festaggiamento per i venticinque anni di “Ritorno al futuro”, non si fa altro che parlare di Marty e Doc, Doc e Marty. Ma “lo scienziato pazzo e il ragazzo” non sono i soli protagonisti della trilogia di Robert Zemeckis, c'è anche... Biff Tannen! Un cattivo tanto risoluto quanto stupido, famoso per i suoi quid-pro-quo linguistici e soprattutto per la sua spiccata tendenza a finire le sue corse in un mucchio di letame! Nel giorno dell'uscita cinematografica di “Ritorno al futuro” nelle sale di tutta Italia, rendiamo omaggio a Biff e al suo interprete Thomas F. Wilson con le cinque scene che lo hanno reso un evergreen. Perciò prendete "armi e ritagli" e seguiteci!

Thomas F. Wilson in Ritorno al futuro

5. “Compiti per casa, Tannen?”
L'unico a riuscire a tenere testa a Biff in tutta la scuola, almeno prima dell'epifania di George McFly, è il signor Strickland. Ricordate la scena in cui, in “Ritono al futuro – Parte II”, Strickland pizzica Tannen fuori dal ballo scolastico? “E' odore di liquore quello che sento?”, gli fa; “Non conosco l'odore dell'alcol perché sono troppo giovane per bere”. Un classico. E poi, quando scopre la rivista osé (“Oh la la!”) nascosta nella sovracoperta dell'almanacco: “Compiti per casa, Tannen?”. E Biff, con una faccia a metà tra il consapevole e l'ottuso: “Non sono compiti per casa, perché... non sono a casa”. Ma come si fa a non volergli bene?

Thomas F. Wilson in Ritorno al futuro

4. “Io do forfait”
“Sei lì dentro, Eastwood? Sono le otto, e io ti sto chiamando!”. Inizia così la scena più bella di “Ritorno al futuro – Parte III”, quella del duello finale tra Marty e Buford “Cane Pazzo” Tannen. Al solito Wilson è fantastico: “Che vuol dire forfait?”, chiede al suo scagnozzo con la faccia di chi ha appena ricevuto un colpo in testa. Come detto, stupido ma risoluto l'amico. Però quando hai di fronte niente meno che Clint Eastwood con tanto di panciotto antiproiettile c'è poco da fare, e una bella batosta a base di una lastra di ghisa e tanto, tanto letame non tarderà a venire. Il tutto incorniciato da uno dei più reverenti omaggi a Sergio Leone mai visti. La “Parte III” sarà anche la meno interessante della trilogia, ma Wilson dà il meglio di sé e dimostra una volta di più che, senza di lui, “Ritorno al futuro” non sarebbe lo stesso!

Thomas F. Wilson in Ritorno al futuro

3. “Odio il letame!”
Un'altra delle sequenze cicliche di “Ritorno al futuro”. Ogni volta che ha a che fare con Marty McFly, Biff finisce inevitabilmente in una montagna di concime! Succede nel primo episodio (dove per la verità la sua prima battuta, una volta sputata la cacca, è “Me la pagherà”), nel secondo (alla fine dell'inseguimento nel tunnel) e persino nel terzo, al bisnonno di Biff, “Cane pazzo” Tannen. La morale sembra chiara: chi si mette sulla strada di Marty e Doc Brown finisce inevitabilmente in un mare di... avete capito.

Thomas F. Wilson in Ritorno al futuro

2. “Hello, hello, c'è nessuno in casa?”
Le cattive abitudini sono dure a morire! Ogni volta che il povero George McFly incontra il suo aguzzino Biff, non può che farsi mettere i piedi in testa. Naturalmente, voi e noi sappiamo che basterà un “Ehi tu porco, levale le mani di dosso” per ribaltare la situazione. Ma fino a quel momento, George non conosce la forza che è dentro di lui e che gli permetterà più avanti di reagire e realizzarsi come in ogni film americano che si rispetti. E allora Biff ne approfitta e lo scherza in compagnia dei suoi amici bulletti. “Hai una scarpa slacciata... Non ci cascare tutte le volte McFly!”. Ma lui ci casca tutte le volte, da vero nerd. Tanto che quando Biff si chiede se non ci sia “nessuno in casa”, a volte ce lo chiediamo anche noi...

Thomas F. Wilson in Ritorno al futuro

1. “Perché non prendi armi e ritagli e smammi?”
Una delle scene migliori di “Ritorno al futuro – Parte II” è senz'altro quella in cui il vecchio e il giovane Biff si incontrano nel 1955. Naturalmente, Biff Jr. è troppo stupido per capire di avere davanti il se stesso del 2015, che a sua volta è invece stato reso saggio dagli anni e dalle delusioni della vita. Ed è fantastica la faccia di Biff giovane (“Chi hai chiamato pidocchio, pidocchio!”) quando il vecchio mette in moto l'auto che solo lui sa far partire. Segue uno scambio di battute geniale, col vecchio che rimprovera il giovane se stesso per i suoi capitomboli lessicali (“Armi e bagagli, brutto idiota!”). Se il primo “Ritorno al futuro” rispondeva alla domanda “Cosa penserei dei miei genitori se li incontrassi da giovani”, qui si mette in scena una fantasia che prima o poi tutti hanno avuto: dare una bella lezione di vita al nostro alter ego quindicenne. Quel dannato pidocchio!
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