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The Punisher
Nel febbraio 1974 faceva la sua comparsa sulle pagine di "Amazing Spiderman 129" un inquietante personaggio con un enorme teschio bianco stampato sul petto, destinato a segnare la storia dei comics.

19.05.2009 - Autore: Giovanni Scalambra
Nel febbraio 1974 faceva la sua comparsa sulle pagine di \"Amazing Spiderman 129\" un inquietante personaggio con un enorme teschio bianco stampato sul petto, destinato a segnare la storia dei comics.
Presentato come lassassino dei criminali, il Punitore era stato assoldato dal temibile Sciacallo per uccidere lUomo Ragno, ma una volta accortosi che il Tessiragnatele era un supereroe e non un volgare delinquente, aveva deciso di interrompere lo scontro (per poi riprenderlo più volte negli albi successivi).
Il successo presso il grande pubblico di quella riuscita creazione del duo Gerry Conway e Ross Andru (ma il costume nasceva dal genio di John Romita Sr.) fu immediato, e per una decina danni lincontrollabile giustiziere diventò uno dei comprimari più richiesti di Casa Marvel, e visti i suoi modi e il carattere tuttaltro che accomodante, gli screzi con gli uomini in calzamaglia non mancarono.
Nel corso delle tante apparizioni che seguirono, venne svelato il suo tragico passato: ex capitano dei marines e reduce di guerra, Frank Castle vide la sua vita felice disgregarsi quando, durante un pic-nic al Central Park, la moglie Maria e i due figli furono uccisi per aver assistito ad un regolamento di conti tra bande criminali. Scampato miracolosamente alla strage, Castle maturò un insanabile desiderio di vendetta che lo portò a sterminare tutti i membri della famiglia mafiosa Costa, i responsabili della sua dolorosa perdita, e ad intraprendere una guerra personale contro il crimine in tutte le sue manifestazioni. La violenza spesso sadica del personaggio impedì alla Marvel di dedicargli una serie tutta sua, e solo nel 1985, un periodo in cui il crimine dilagava nelle strade americane e la realtà diventava ogni giorno più pericolosa, il Punitore divenne la risposta alle paure generali: il supereroe virtuoso, pulito e solare non serviva più, occorreva un vigilante oscuro e senza pietà, un ammazza-criminali che anteponesse la sua furia alle restrizioni della legge e della morale. Responsabili dellexploit furono il disegnatore Mick Zeck e lo sceneggiatore Mike Baron, capaci di ribaltare gli stereotipi insiti nella figura di Castle mettendo in scena nella miniserie Circolo di sangue un antieroe ferito e solitario, un uomo sconfitto che punendo i criminali in un certo senso puniva sé stesso per non essere riuscito a salvare la propria famiglia.
Alla miniserie seguirono una collana mensile regolare, numerosi one-shot e apparizioni speciali al fianco dei supereroi più noti. La crisi del mercato del fumetto e i nuovi gusti dei lettori costrinsero la Marvel a chiudere a metà degli anni 90 le sue testate, e solo negli ultimi tempi, grazie ad una miniserie soprannaturale di dubbia efficacia e alla gestione Ennis-Dillon, le quotazioni di Frank Castle sembrano essere in rialzo. E un ritorno come quello del Punitore, al di là del valore delloperazione, non può non essere una buona notizia per il mondo dei comics.