
Leggete la nostra intervista a Jeremy Renner
The Bourne Legacy si presenta dunque come una sorta di spin-off dei precedenti, e procede proponendo degli incastri temporali e narrativi molto efficaci con la serie originale. La storia e la messa in scena della prima parte del film è stringata, precisa ed elegante, sulla scia del primo episodio diretto da Doug Liman piuttosto che sulla falsariga più adrenalinica scelta dai successivi di Paul Greengrass. La confezione è ineccepibile, le ambientazioni molto affascinanti, il personaggio di Cross decritto con sottigliezza e incisività. Insomma, il film scioglie qualsiasi dubbio possibile e non sfigura nel confronto coi predecessori.
Renner si dimostra un attore capace di tratteggiare un carattere anche, anzi soprattutto, con i silenzi e gli sguardi carichi di significato. Per almeno un’ora The Bourne Legacy è un film notevolissimo, perfettamente calibrato, emozionante. Quando Cross incontra e incrocia la sua strada col personaggio di Rachel Weisz, al termine di una bellissima scena di tensione dentro un casa in campagna, il film si instrada su binari leggermente più stereotipati, e risente di qualche leggero rallentamento della narrazione. Anche la sequenza finale, mirabolante per le acrobazie degli stuntman, risulta eccessivamente lunga e pirotecnica, non in sintonia con la raffinata messa in scena dell’inizio.

Matt Damon con Jeremy Renner in Bourne 5?
Per quanto meno efficace, l’ultima parte del film non inficia però la qualità di un’operazione che sorprende per intelligenza di scrittura e realizzazione. The Bourne Legacy è un ottimo thriller d’azione, che se non arriva magari alle vette della trilogia con Matt Damon, allo stesso modo neppure la fa rimpiangere, ed è un risultato più che notevole.
The Bourne Legacy, in uscita il 7 settembre, è distribuito in Italia da Universal Pictures. Qui potete vedere il trailer.