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Survivor. Atto finale.
Infatti, poco prima dell'elezione che avrebbe fatto di lei la Survivor 2001 rispondeva così alle accuse infamanti degli ex compagni ed amici: "In 43 giorni non mi sono mai lamentata, dite quelle che volete, sparlate pure, io so quanto sono vere le mie emozioni".

14.03.2003 - Autore: Roberto Denaro
E Milica Miletic, lavvenente ballerina di novisad, a vincere la prima edizione italiana di Survivor. Dopo 43 giorni di stenti e rinunce, sorprendentemente, la dolcezza ma anche la determinazione dellariete (come il suo segno zodiacale N.d.R.) slavo hanno prevalso sullesuberanza fisica, sul machismo dellaltro finalista, quel Marco che, in virtù dei suoi muscoli, ormai credeva cosa fatta la vittoria. Fatale al giovane romano era lultima seduta, questa volta, plenaria del gran Consiglio, grazie alla quale gli ultimi 7 eliminati, tornati per loccasione sullisola, potevano sfogare contro i malcapitati finalisti invidie e rabbie represse, sintetizzate dal pensiero del cinico Andreas: Tra tutti siete i due che meno volevo arrivassero in fondo, comunque per me la Survivor è Milica, essendo lei la persona che mi suscita meno invidia, mi dispiace la vita è così!. Alla fine Adolfo, Franco e di seguito tutti gli altri, consacravano allunanimità Milica come la survivor più adatta, premiando la sua fierezza e spontaneità, a discapito delle presunte carenze caratteriali e morali del \"Rambo denoantri\" (lagricoltore Franco, crudamente, affermava: \"Marco sei forte fisicamente, ma come componente morale ed etica non sei allaltezza\"). Brava Miki dunque, capace anche di tirare fuori gli artigli. Infatti, poco prima dellelezione che avrebbe fatto di lei la Survivor 2001 rispondeva così alle accuse infamanti degli ex compagni ed amici: In 43 giorni non mi sono mai lamentata, dite quelle che volete, sparlate pure, io so quanto sono vere le mie emozioni. Come già detto nei precedenti articoli, \"Survivor\" non è stato un successo, prova ne era la scarsa audience realizzata del programma e, soprattutto, il cambio di programmazione avvenuto in corsa, quando fra il disinteresse generale la messa in onda delle vicende dei nostri naufraghi era spostata dal martedì al giovedì sera. Ai più le avventure dei 16 al largo delle isole Zapatias sono parse una scopiazzatura selvatica delle storie che hanno determinato il successo delle Grande fratello, laltro reality show che, invece, è stato il grande protagonista della stagione televisiva di questanno. Sembrerà incredibile poi, giacché \"Survivor\" si era già concluso prima del boom di popolarità ottenuto da Taricone e company, in entrambe le contese erano due donne a vincere (Milica e Cristina n.d.r), entrambe allapparenza fragili, entrambe innamorate del grande favorito, che allultimo però veniva sconfitto. Quali le motivazioni di questo flop televisivo? Sicuramente la tipologia del programma non si addiceva al telespettatore italiano medio, più portato a seguire con attenzione ed affetto le luculliane cene preparate da Lorenzo piuttosto che i raid di caccia dei nostri naufraghi. Altro elemento penalizzante il fatto che, essendo tutto rigorosamente non in diretta, i naufraghi non potevano essere seguiti, o per meglio dire controllati, 24 ore su 24, il che inevitabilmente rendeva meno credibili le sofferenze patite dai 16, con i quali era più difficile identificarsi. Poi, se il Grande Fratello era stata la vetrina che aveva lanciato Daria Bignardi, non altrettanto si può dire a proposito di Benedetta Corbi, penalizzata dal fallimento del format ma di per sé noiosa e spesso capace di domande scontate ed imbarazzanti, come quella posta senza esitazioni alla neo vincitrice Milica: Milica, ma in questa esperienza di sopravvivenza il tuo passato da ballerina ti è servito?. Avvilente.
Per il resto, \"Survivor\" è stato un compendiarlo di carognaggini (consentiteci il neologismo) e malignità, a dimostrazione di quanto gli egoismi personali e le invidie, quando si parla di soldi, siano più forti rispetto ai legami che si possono instaurare in giorni e giorni di convivenza comune, seppure in condizioni limite. È meno male che cera il cangiante Suber, intervenuto insieme a tutti i Survivor (con leccezione del solo Franco, assente per motivi di salute n.d.r.) per salutare. Giornalista serio e preparato del quale sentiremo certo ancora parlare, era lui il vero grande protagonista a sorpresa di una trasmissione che per il resto, perlomeno in Italia, ha avuto certamente un successo inferiore alle attese.