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Spirit, cavallo selvaggio
Le avventure, le amicizie, gli amori di uno stallone che vive allo stato brado nella selvaggia frontiera americana. Tutto questo è "Spirit", il primo film d'animazione con un cavallo come protagonista.

19.05.2009 - Autore: Cristina Cucciniello
Le avventure, le amicizie, gli amori di uno stallone che vive allo stato
brado nella selvaggia frontiera americana. Tutto questo è Spirit, il primo
film danimazione con un cavallo come protagonista.
Presentato fuori concorso allultimo festival di Cannes, Spirit rappresenta una scommessa che gli animatori della Dreamworks Pictures hanno accettato e vinto, vista loriginalità del soggetto e le difficoltà nellanimazione di un animale come il cavallo.
La Dreamworks, che ci aveva già stupiti con Shrek, con Spirit ci fa sognare latmosfera sospesa del vecchio West grazie ad un particolare mix fra animazione tradizionale e animazione in 3D.
Allepoca in cui la West Coast del continente americano era ancora una terra libera e inesplorata, le fiere tribù indiane e gli spavaldi pionieri avevano un solo compagno di avventure.
Il cavallo per quegli uomini non era certo un mezzo di trasporto. Era un amico.
Eppure non sempre questa amicizia nasce facilmente, non sempre lanimo equino è disposto a sottostare al volere umano.Spirit è, appunto, la storia del West narrata dal punto di vista di un cavallo, come sostiene lo sceneggiatore del film, John Fusco.
Fusco è un gran conoscitore dellOvest americano e un amante dei mustang, lindomabile e leggendaria stirpe dei cavalli indiani. Spirit, il nostro protagonista è proprio un mustang e, come tale, il suo primo approccio con luomo non è dei più felici.
Piccolo Fiume, lamico bipede di Spirit, un giovane e ardimentoso indiano, suderà le fatidiche sette camicie prima di avere lamore incondizionato del suo stallone. Insieme, rappresentano lanima indomabile del West, come sottolinea la regista Kelly Ansbury. Ma, se Piccolo Fiume conosce il cuore di Spirit, non altrettanto si può dire del Colonnello.
La Cavalleria, come è noto, ha avuto un ruolo importante nella conquista
del West. Meno noti sono i metodi usati durante la conquista. Il Colonnello, nel suo proposito feroce di addomesticare Spirit, impersona la tenacia, ma anche la crudeltà dellavanzare della civiltà occidentale a scapito delle tradizioni dei nativi americani. Il riscatto arriva, però, quando Spirit e Piccolo Fiume sfuggono dalle grinfie del Colonnello e, dopo un lungo viaggio, si ritrovano e vivono felici la loro amicizia.
Spirit nel suo viaggio è una sorta di Ulisse a quattro zampe, che cresce, conosce e, finalmente, incontra lamore con Pioggia, una splendida puledra dal manto pezzato. Eppure Spirit nemmeno per un attimo acquista umanità. Difatti i dialoghi nel film sono ridotti al massimo e lunico commento sonoro è offerto dalla voce narrante e dalla colonna sonora. Nella versione originale è Matt Damon a narrare la storia di Spirit, mentre nel doppiaggio italiano questa parte è stata assegnata a Giorgio Borghetti. Le musiche originali di Bryan Adams sono, invece, state riadattate per la versione italiana da Zucchero.
Spirit, insomma non è un\'altra macchietta parlante. E un cavallo vero e, soprattutto, libero.