
“Il libro non identifica una particolare località – ha dichiarato di Robilant – ci siamo ispirati a ‘City of God’. La nostra maggiore esigenza era di non raccontare gente che fosse troppo consapevole e prigioniera del proprio disagio. Ci tenevo in maniera particolare a mostrare gente vitale. Poi abbiamo trovato Taranto per caso. Ci è apparsa come un luogo magico che ha dato colore al film”. A proposito di questo suo debutto di lusso, Beranek ha detto: “E’ stato bellissimo. Mi stavo diplomando e mi hanno detto che stavano facendo il cast, allora ho fatto provini e poi mi hanno detto che ero stato preso”. E di Robilant ha continuato: “E’ stata una fortuna acchiapparlo nel cast”.

Giorgio Colangeli che nel film interpreta il direttore di un carcere minorile ha dichiarato: “Mi è piaciuta molto questa storia e il mio ruolo che è un surrogato paterno. Quello che mi ha emozionato è stato l’ottimismo di questo film: se il personaggio di Giulio ritrova la strada è per merito di una buona insegnante e di un buon educatore che fa il suo dovere. Poter cambiare le cose non è un compito così arduo”. Michele Riondino (che vedremo presto anche in “Dieci inverni”), ha aggiunto: “Sono tanto felice di aver avuto l'occasione di interpretare questo ruolo: insieme a me tutti gli abitanti che sono stati coinvolti durante le riprese, ci siamo sentiti tutti protagonisti. Taranto è la coscienza sporca dell'Italia, è la polvere sotto il tappeto. Sono felice che esistano queste possibilità di mostrare determinate realtà, anche senza che il risultato sia necessariamente un dramma”.
“Marpiccolo” è distribuito nelle sale dalla Bolero Film
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