
Tratto da una popolare serie televisiva trasmessa da Nickelodeon e intitolata “Avatar – The Last Airbender”, il film è un fantasy spettacolare che molto deve all'immaginario dei manga e che promette scontri a colpi di arti marziali, poteri sovrannaturali e il classico conflitto tra i quattro elementi, aria, acqua, terra, fuoco. In un mondo diviso in quattro nazioni, ciascuna legata a uno dei quattro elementi, la pace è minacciata dal regno del Fuoco, di cui è leader il temibile Zuko (Dev Patel), deciso a conquistare tutta la Terra. Ma c'è una leggenda che forse potrebbe ribaltare le sorti del conflitto: un guerriero scelto – l'Avatar - capace di piegare i poteri dei quattro elementi. Questo potrebbe essere Aang (Noah Ringer), un giovane appartenente alla tribù dell'Aria. Riuscirà l'eletto a riportare l'equilibrio nel mondo?

Come si vede, ci troviamo di fronte a temi già visti (tra “Guerre stellari” e “Matrix”), anche se la pesante influenza delle religioni orientali – Induismo e Buddismo su tutte – potrebbe rappresentare la variante necessaria per vedere tutto sotto una luce nuova. Il cast è formato da una serie di giovani promesse: oltre all'esordiente Ringer, campione di arti marziali, e alla star di “The Millionaire” Patel, vedremo Jackson Rathbone e Nicola Peltz. La scelta di attori prevalentemente occidentali ha già attirato diverse polemiche: il cartone animato lascia intendere che si tratti di un mondo orientaleggiante, e Shyamalan ha sostituito il defezionario Jesse McCartney con Dev Patel proprio per evitare di essere tacciato di razzismo. Anche se un regista indiano accusato di razzismo pro-occidentale è già di per sé un controsenso.

“E' iniziato tutto quando ho regalato la prima stagione della serie TV a mia figlia – ha dichiarato Shyamalan – L'abbiamo vista tutti insieme in famiglia, episodio dopo e episodio, e alla fine ho pensato che se ne poteva trarre un grande film”. E così è nato il primo progetto non interamente concepito dal regista: “E' la prima volta che dirigo un film basato sull'idea di qualcun altro. Sono stato abbastanza fortunato da scriverne la sceneggiatura e stavo proprio aspettando un progetto in cui il materiale d'origine fosse tanto elettrizzante ma dove potessi essere completamente me stesso”.
Ma la vera spinta per Shyamalan è stata la sua passione per le arti marziali: “Sono un fanatico delle arti marziali – ammette – e ho persino una statua di Bruce Lee nel mio ufficio!”.

Della stessa opinione è Dev Patel, che interpreta Zuko: “Sono un grande fan delle arti marziali, e ho firmato subito”. Del suo Zuko dice che è “un cattivo con il cuore, la cui vita è dominata da un unico obbiettivo, cioè trovare l'Avatar”. Ma: “in lui c'è una costante battaglia tra bene e male. Il potere lo tenta: d'altronde è solo un ragazzo ed è principe del regno più potente del mondo!”.
“L'ultimo dominatore dell'aria” uscirà nelle sale il 24 settembre in 2D e 3D, distribuito da Universal.
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