“Sono appena tornato dallo studio di doppiaggio dove ho parlato in un microfono come Severus Piton per l'ultimissima volta – scrive Rickman – Sullo schermo c'erano alcune immagini flashback di Daniel, Emma e Rupert di dieci anni fa. Avevano dodici anni. Sono anche tornato di recente da New York, e mentre ero là ho visto Daniel cantare e ballare (in modo brillante) a Broadway. Una vita intera sembra essere passata in pochi minuti.
Tre bambini sono diventati adulti da quando una telefonata di Jo Rowling, che conteneva un piccolo indizio, mi convinse che c'era ben più in Piton di un costume sempre uguale, e che anche se all'epoca solo tre libri erano stati pubblicati, lei aveva già in mente l'intera, imponente e delicata storia.
E' un bisogno antico quello di farsi raccontare storie. Ma la storia necessita di un grande narratore. Grazie per tutto, Jo”.
