
Luca Argentero e Riccardo Scamarcio
In comune hanno che sono due bellissimi ragazzi e due degli attori italiani più impegnati del momento. Differenze: tanto Argentero è sorridente e disponibile, quanto Scamarcio è introverso e impegnato a ‘dimostrare’ di non essere solo un idolo delle ragazzine. Il primo il 25 luglio si è sposato con Myriam Catania, doppiatrice, sua compagna da dieci anni. Il secondo convive da oltre quattro anni con Valeria Golino, di 13 anni più grande. Luca Argentero lo vedremo ne “Il grande sogno” di Michele Placido dove è Libero un intellettuale torinese giunto a Roma per partecipare alle manifestazioni del ’68 e come rivale avrà proprio Nicola, ovvero Scamarcio, nei panni dell’alter-ego del regista allora poliziotto. In seguito arriveranno “Oggi sposi” di Luca Lucini, “La vita” di Daniele Luchetti e “Ladri di merito” di Giambattista Avellino dove reciterà insieme alla sua metà. Altro punto in comune con Scamarcio che nel film di Ferzan Ozpetek, “Mine vaganti”, è il fratello di Valeria Golino.

Ma al momento, il pugliese doc, è sul set di Sergio Rubini per “L’uomo nero” e in seguito lo vedremo in “La Prima linea” di Renato De Maria. Costa Gavras che lo ha diretto in “Verso l’Eden” ha detto di lui: “Riccardo è bravo, intelligente, ma quello che davvero mi piace è che ha una propria visione del mondo. Non si deve preoccupare di rimanere intrappolato in alcuni ruoli, non c’è nulla che deve rinnegare”. Luca Argentero sul suo passato: “Il Grande Fratello è stata un’opportunità ma per fortuna il destino aveva altro in serbo per me. Detestavo dopo il reality rimanere a casa ad aspettare Myriam che tornasse dal lavoro. Ora è tutto cambiato ma noi due siamo sempre insieme”.
“Il grande sogno” sarà distribuito nei cinema da Medusa Film dall’11 settembre.
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Evan Rachel Wood
E’ una trasformista, una versatile, quindi una brava attrice. Evan Rachel Wood è stata bionda, rossa, bruna, ingenua, dark lady e hippie. Bellissima, è nata a Raleigh in North Carolina come uno dei migliori scrittori in circolazione David Sedaris, chissà se ha anche lo stesso sense of humour? Sicuramente ha le idee molto chiare, una grande ambizione e un’attrazione verso il lato oscuro. Nono solo perché è stata la fidanzata di Marylin Manson ma per il suo amore per i vampiri. Ancora rimpiange di non essere stata presa in “Intervista col vampiro”. Le fu preferita Kirsten Dunst. Ma recentemente è apparsa sul serial Tv del momento “True Blood” di Alan Ball, già definito “l’anti-Twilight”.

“Non faccio questo mestiere per soldi ma perché mi piace – afferma Evan – E perché penso che con i miei film posso essere utile agli altri. Thirteen è forse il migliore esempio di ciò che intendo ma inserirei anche Across the Universe e The Wrestler”. Attrici di riferimento Jodie Foster e Meryl Streep. Maschili: Edward Norton (con il quale ha lavorato in “Down in the Valley”) e Ewan McGregor. Modelli insuperati di talento, professionismo e stile. La ragazza ha classe, non si discute. Il 18 settembre uscirà “Basta che funzioni”, nuovo film di Woody Allen dove Evan è una ingenua ragazza del Sud che si innamora dell’intellettuale depresso Boris, interpretato da Larry David.
“Basta che funzioni” sarà distribuito nei cinema da Medusa Film dal 18 settembre.
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OTTOBRE

Le ‘bastarde’ di Tarantino: Diane Kruger e Mélanie Laurent
In “Bastardi senza gloria” di Quentin Tarantino, sono rispettivamente la diva del cinema tedesco Bridget von Hammersmark e la ragazza ebrea Shosanna Dreyfuss. Sono entrambe bionde, affascinanti e molto diverse. Di una bellezza classicamente teutonica la Kruger; luminosa e aria da studentessa universitaria la Laurent.

Diane Kruger aveva già lavorato con Brad Pitt in "Troy" che nel film di Tarantino è il Lt. Aldo Raine e afferma: “E’ stato buffo rivederlo dopo sei anni, ora compagno di Angelina Jolie e con sei figli. E’ passata una vita nel frattempo ma Brad è rimasto la persona entusiasta, gentile e professionale di cui avevo ricordo”. “Lavorare con Tarantino – continua la Kruger – è una soddisfazione immensa. Il mio personaggio è una star del cinema tedesco, una donna piena di glamour ma anche forte e molto intelligente. L’operazione Kino è un suo piano. Mi piace l’idea che il mio personaggio abbia aiutato a far cadere il Terzo Reicht. E’ una trovata grandiosa, meravigliosa, pensare che il cinema abbia distrutto il regime. Geniale!”.

Mélanie Laurent è stata scelta dopo una cena avvenuta a Parigi con il regista dove non hanno parlato di lavoro ma della vita e del cinema in generale. “E’ uno dei registi più rispettosi verso gli attori che abbia mai conosciuto – dice Mélanie – Inoltre è una persona allegra, ride sempre, positiva e questo è un gran dono nella vita. Il mio personaggio è la classica donna di Quentin: forte, intelligente e vendicativa. Adoro Tarantino per come ama le donne e come le dipinge. Una donna di Tarantino è esattamente come le donne pensano e sognano di essere”.
“Bastardi senza gloria” sarà distribuito nei cinema dalla Universal Pictures dal 2 ottobre.
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La recensione di Film.it
Incontro con regista e cast al Festival di Cannes
Teniamola d'occhio: Mélanie Laurent

Kate Beckinsale
E’ stata definita l’attrice più bella d’Inghilterra dai suoi fan conterranei. Kate Beckinsale è senz’altro una bellissima donna (non per niente Scorsese l’ha voluta come Ava Gardner in “The Aviator”) ma è anche un’attrice in grado di spaziare con naturalezza da ruoli sofisticati a parti da eroina action. E il suo prossimo film “Whiteout” ne è la prova. Londinese, Kate ha una adolescenza malinconica e problematica. Ex-anoressica ora la Beckinsale si è trasformata in una splendida donna felice, sposata e con una figlia avuta dalla sua precedente relazione con Michael Sheen. L’attuale marito è il regista Len Wiseman che ha conosciuto sul set di “Underworld”.

“Devo molto a Kenneth Branagh – ha detto la Beckinsale - che mi ha voluto a 18 anni per “Molto rumore per nulla”. Mi dispiace avere lasciato Londra per Los Angeles ma il tempo californiano influisce positivamente sul mio stato psicologico. Anche se il problema non è il tempo meteorologico ma la vita. Se sei felice, non hai comportamenti compulsivi. Stai bene e basta”. In “Whiteout” la vedremo nei panni di un agente della polizia dislocata in Antartide che non vede l’ora di scappare da quell’impenetrabile luogo di ghiaccio. Tre giorni prima della partenza però trova un cadavere e con l’aiuto di un funzionario dell’Onu, inizia una corsa contro il tempo per dare un volto all’assassino prima che cali la notte. Vedremo se Kate, donna solare, ce la farà a riportare la luce sul mistero?!
“Whiteout” sarà distribuito nei cinema dalla Warner Bros. dal 2 ottobre.

Carl Fredricksen
E’ il protagonista di “Up” il nuovo capolavoro di animazione della Disney/Pixar che ha aperto l’ultimo Festival di Cannes. Un vecchietto con la burbera umanità di Spencer Tracy si ‘scontra’ con un boy scout complessato e un sogno da realizzare. Sembra una commedia old style ma è un altro prodigio di casa Pixar. Come a dire: il futuro dello spettacolo ha le sue radici ben piantate nel passato del cinema. E per tutti quelli che pensano che i vecchi al cinema non funzionano Carl è la dimostrazione che si sbagliano alla grande. Il personaggio è adorato da chi ha visto il film e non è mancato il suo ‘sfruttamento’ in chiave commerciale: potete trovarlo componibile di cartone o da costruire con i Lego.

Un 78enne, bizzarro vecchietto che, dopo la morte di sua moglie, decide di realizzare un sogno: legare una miriade di palloncini alla sua piccola casa e volare in alto fino a Paradise Falls. Anziano scorbutico ed intrattabile, si ritrova, suo malgrado, a fare il viaggio da sempre desiderato in compagnia di Russell, un esploratore di 8 anni un po’ cicciotello. Una coppia imperfetta, stravagante, ma certamente molto divertente e piena di umanità. Semplice ed epico come “Gran Torino” di Clint Eastwood. In comune i due film hanno due anziani arrabbiati, perché diventare vecchi non rende felice nessuno, e un ragazzino che ha bisogno di una formazione. Impareranno uno dall’altro perché non solo i piccoli cresceranno ma anche l’uomo al tramonto della vita cambierà consegnando le chiavi per il mondo degli adulti a chi viene dopo di lui.
“Up” sarà distribuito dalla Walt Disney Pictures dal 15 ottobre.
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Il nostro incontro con i realizzatori al Festival di Cannes
NOVEMBRE

Claudia Gerini
E’ una delle più versatili e talentuose attrici italiane. Se deve ringraziare qualcuno, a livello di carriera il primo nome che fa è quello di Carlo Verdone, per quanto riguarda, invece, una ispirazione afferma: Monica Vitti. Il 13 novembre arriverà sugli schermi italiani con “Meno male che ci sei” per la regia di Luis Prieto e l’attrice dichiara: “E’ un bellissimo personaggio. Una donna ottimista, vitale e un po’ ingenua. La sua serenità viene a mancare quando incontra la figlia ventenne del suo amante. Le due donne si incontrano dopo la morte dell’uomo in un incidente e ne scaturisce un bel confronto generazionale”. Continua l’attrice: “Ancora una volta, ho interpretato un ruolo ricco di sfumature; la fortuna, tra le altre cose, ha messo sulla mia strada autori che mi hanno regalato personaggi indimenticabili”.

Attrice, cantante, moglie di Federico Zampaglione dei Tiromancino, madre di una bambina e incinta di un’altra, Claudia Gerini è una donna che sente che questo è il suo momento. “Quello che cerco sempre di fare – conclude l’attrice – è di studiare gli esseri umani, copiare i tic, i modi di dire, di parlare, di muoversi delle persone. Questo mi permette di restituire l’umanità ai miei personaggi. E renderli umani significa amarli, difenderli. Il pubblico - che da sempre è il mio unico punto di riferimento - si accorge di tutto, del lavoro fatto e ti ripaga seguendoti ovunque”.
“Meno male che ci sei” sarà distribuito dalla Universal Pictures dal 13 novembre.

Taylor Lautner
Lavora tra cinema e televisione da quando aveva otto anni, ora ne ha 17, viene dal Michigan e si chiama Taylor Daniel Lautner. Non è famoso quanto i suoi colleghi Robert Pattinson e Kristen Stewart ma li sta raggiungendo. Lautner è Jacob, il migliore amico di Bella nella saga “Twilight”. E se nel primo film il suo ruolo era marginale, in “New Moon” diventa il terzo incomodo tra Bella (l’umana) e Edward (il vampiro). Ma non è finita qui perché Jacob Black in realtà è un licantropo, i peggiori nemici dei vampiri. “Una delle mie battute preferite nel film – afferma Lautner – è quando chiedo a Bella, quasi in continuazione, se la disturba il fatto che sia mezzo nudo dato che quando mi trasformo in licantropo e poi ritorno umano appaio come mamma mi ha fatto. Ma non sono male in New Moon mi hanno praticamente relegato in palestra per mesi”.

“Sono felicissimo dell’opportunità di essere stato scelto per questo ruolo ma voglio dire che dalla serie Twilight non mi aspetto niente perché c’è stato troppo clamore mediatico. Le fan sono pazze, lo dico in senso positivo, ma c’è una vera ossessione dietro questi quattro romanzi che diventeranno film e non voglio focalizzarmi su questo aspetto del lavoro che stiamo facendo”. “Se dovessi esprimere un desiderio - conclude Taylor - spero un giorno di potere interpretare una serie splendida come quella affidata a Matt Damon con Jason Bourne, adoro lui e quei film”.
“The Twilight Saga: New Moon” sarà distribuito dalla Eagle Pictures dal 20 novembre.
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Kristen Stewart, "Bella Davvero"
DICEMBRE

Eric & Eric
Ognuno di noi ha un suo mito nella vita, qualcuno che vorrebbe essere e che, magari, involontariamente lo ha aiutato ad andare avanti nei momenti peggiori. In “Looking for Eric” del geniale Ken Loach succede di più, il desiderio si materializza. E così Eric Bishop (interpretato dal bravissimo Steve Evets) postino in grave crisi depressiva vede prendere corpo davanti a sé il suo idolo di sempre: il calciatore Eric Cantona (nei panni di sé stesso). Come i ‘fantasmi’ dickensiani o il coniglio di Harvey del film con James Stewart, l’ex-calciatore arriva in aiuto di un uomo in difficoltà, di un uomo che fino a quel momento parlava con il suo manifesto e lo stimola, lo spinge al riscatto, a confrontarsi con sé stesso.

“I’m not a man, I’m Cantona”, afferma il calciatore e qui risiede tutto il senso dello sconvolgente film di Loach perché Cantona non è un uomo per Eric ma la proiezione di un’altra esistenza. “Ho pensato – ha detto il regista – che fosse finalmente arrivato il momento di realizzare un film che facesse sorridere. Anche se la commedia non è altro che la tragedia a lieto fine. Con questa storia abbiamo cercato la verità della vita che a volte è triste ma spesso è anche lieta e divertente. Chiaramente per me il calcio era l’espressione, la metafora perfetta per ragionare su cadute e risalite di un essere umano, oltre all’idea di ragionare su mito e celebrità. Il calcio è la manifestazione di una comunità e ha la funzione di fare incontrare la gente nello stesso luogo, cosa che anche il cinema dovrebbe fare”.
“Looking for Eric” sarà distribuito dalla Bim Distribuzione dal 4 dicembre.
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Anteprima: Looking for Eric
Ken il rosso - Undicesima volta a Cannes

Robert Downey Jr.
Se andate a Los Angeles lo potete incontrare alla guida di una fiammante Bentley decappottabile da 200 milioni di dollari, dono dei produttori di “Iron Man” in segno di riconoscenza per l’incasso strabiliante che ha avuto il blockbuster. Ma Robert Downey Jr. ne ha passate prima di arrivare a quel volante: droga, prigione, gusto per il pericolo, ricadute, riabilitazioni varie fino alla sua attuale ‘guarigione’ completa. Il talento però non gli è mancato mai, è uno degli attori più caldi, over 40, sul mercato mondiale. A Natale lo vedremo nei panni di una icona universale: “Sherlock Holmes”, l’uomo più intelligente, autodistruttivo e dandy creato dalla geniale mente di Arthur Conan Doyle. Dimenticatevi però tutto quello che avete visto fino ad ora sul detective, il rinnovato Holmes by Guy Ritchie porta un cappellaccio nero da rockstar, una giacchetta bohémien stretta e logora che fa trasparire i muscoli, ben visibili quando è a petto nudo.

“So che in molti si sono spaventati – confessa Downey Jr. – quando hanno saputo che avrei interpretato Holmes viste le sue cattive abitudini ma non c’è niente di così eccessivo. Credo sia il primo film di Guy senza parolacce e niente coca per Sherlock. La reinvenzione del personaggio e della sua vita sta soprattutto nell’azione: corro, faccio a pugni e pratico arti marziali. E’ una sorta di western, individuabile in particolare nella sua amicizia virile con Watson. Io e Jude Law siamo una specie di Butch Cassidy e Sundance Kid. Io sono Butch e faccio a pugni”.
“Sherlock Holmes” sarà distribuito dalla Warner Bros. dal 25 dicembre.
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Il trailer del film
Il grande ritorno di Sherlock
Sul set di Iron Man 2
Conversazione con Robert Downey Jr.