Saoirse Ronan baby macchina da guerra

Ci mette più o meno dieci secondi Saoirse Ronan a fare fuori almeno tre persone che la tengono in una cella ed evadere dal quartier generale dei servizi segreti, il tutto mentre decine di telecamere la filmano, analizzate al monitor da una Cate Blanchett, mai stata così spietata… nemmeno nel quarto Indiana Jones.

È questa una delle scene madri di Hanna, l’action thriller diretto da Joe Wright (regista di Orgoglio e pregiudizio ed Espiazione) e interpretato anche da Eric Bana, nei panni del misterioso padre della ragazzina: un ex agente che ha addestrato la figlia a diventare letale nell’uso delle armi e nel combattimento corpo a corpo, facendola crescere nei boschi ghiacciati, lontano da qualsiasi comfort e qualsiasi forma di civiltà.

“In passato mi sono trovata così bene con Joe, sono stata io a suggerirlo alla produzione, proprio per fare qualcosa di diverso con lui – ha detto la sedicenne Ronan - Allenarmi fisicamente mi ha aiutata a focalizzarmi sul personaggio, a conoscerla meglio. D’altra parte era importante anche concentrarmi sul suo lato innocente, e cioè immaginare come sarebbe stato, proprio come per Hanna, vedere il mondo per la prima volta, dopo essere cresciuta lontano da tutto”.

E l’australiano Bana aggiunge: “Questa sceneggiatura mi è sembrata così originale, una cosa difficile da trovare a Hollywood oggi. C’era una scena in cui dovevo affrontare quattro o cinque agenti nella metropolitana. Joe Wright mi ha detto che avrebbe filmato tutto in una unica ripresa. Il solo modo per respingere ogni forma di tensione per me era abbracciare interamente questa idea”.

Concepito come una favola oscura, Hanna è stato inizialmente offerto anche ad Alfonso Cuaron e Danny Boyle. Le musiche della pellicola, in uscita in Italia a luglio (Sony Pictures), sono state scritte dai Chemical Brothers.