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Roma: Castellitto presidente della giuria

Gli altri componenti saranno la giornalista e scrittrice Natalia Aspesi, il regista Ulu Grosbard, lo scrittore Patrick McGrath, il regista Edgar Reitz e Olga Sviblova

Sergio Castellitto

21.09.2010 - Autore: Nexta
Sergio Castellitto sarà il Presidente della Giuria Internazionale del Festival Internazionale del Film di Roma (28 ottobre – 5 novembre 2010). Gli altri componenti saranno la giornalista e scrittrice Natalia Aspesi (Italia), Premio Pietro Bianchi per la critica cinematografica, il regista Ulu Grosbard (Stati Uniti- Belgio) che ha diretto lungometraggi fra cui “Innamorarsi” con Meryl Streep e “L’assoluzione” con Robert De Niro, lo scrittore Patrick McGrath (Regno Unito) autore di best seller come “Follia” e “Spider”, il regista Edgar Reitz (Germania) che ha firmato la serie “Heimat”, e Olga Sviblova (Russia) direttrice del Museo della Arti Multimediali di Mosca.

I sei membri della giuria internazionale assegneranno – alle pellicole in Concorso nella Selezione Ufficiale – il “Premio Marc'Aurelio per il miglior film”, il “Marc'Aurelio per la migliore attrice” e il “Marc’Aurelio per il migliore attore”, il “Gran Premio della Giuria, Marc'Aurelio”.

Gian Luigi Rondi, Presidente del Festival, ha espresso soddisfazione per l’adesione di Castellitto, “uno dei nostri più prestigiosi attori di cinema e di televisione – spiega Rondi – attivo con successo anche all’estero e regista di film pluripremiati e molto apprezzati da critica e pubblico”.

Sergio Castellitto commenta così la sua nomina a Presidente della Giuria del Festival: “Sono molto felice di questa proposta e ringrazio Gian Luigi Rondi, Piera Detassis e tutti coloro che hanno pensato a me per questo incarico. Il Festival di Roma è cresciuto in questi anni in maniera sorprendente, diventando un luogo dove si vede e si parla di Cinema. La selezione dei film si annuncia molto interessante. La giuria è composta da straordinarie personalità e guidarla sarà un piacere e un vanto. Per quel che mi riguarda, conosco la fatica che fanno gli artisti nel comporre un'opera cinematografica, il mio primo intento sarà quello di giudicare il loro lavoro nel rispetto di questa fatica”.