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Pirati dei Caraibi

Esce nelle sale "La maledizione del forziere fantasma" il secondo episodio delle avventure del pirata Jack Sparrow. Nel cast oltre a Johnny Depp tornano Orlando Bloom e Keira Knightley

Pirati dei Caraibi: La Maledizione del Forziere Fantasma

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani

    Il mitico pirata Jack Sparrow (Johnny Depp) questa volta deve vedersela con il mostruoso capitano Davy Jones (Bill Nighy) e con la sua ciurma di uomini-pesce, con cui ha un antico conto in sospeso. Ad aiutarlo nelle sue avventure ancora una volta Will Turner (Orlando Bloom) e la sua amata Elizabeth Swann (Keira Knightley). In particolare proprio il prode Will incontrerà il proprio padre Bill (Stellan Skarsgård), costretto in eterno a vagare non-morto con la ciurma di Jones. Tra mostruose creature degli abissi e mirabolanti duelli ed inseguimenti, i nostri eroi si metteranno alla ricerca di un misterioso forziere contenente un oscuro segreto…

    Pur confermando il fatto che si tratta di un prodotto di intrattenimento funzionale e decisamente sopra la media, dobbiamo però ammettere che da questo secondo episodio della trilogia del pirata Sparrow ci attendevamo qualcosa di più: la freschezza e la strampalata vitalità de La maledizione della prima luna (Pirates of the Caribbean: the Curse of the Black Pearl, 2003) cede adesso il passo ad uno sforzo produttivo superiore - testimoniato da un uso gigantesco di magnifici effetti speciali - a cui però non si affianca una scrittura cinematografica brillante come in precedenza.

  La sceneggiatura di Ted Elliott e Terry Rossio, due scrittori sempre a loro agio con i meccanismi del cinema “mainstream”, in questo caso propina situazioni che sembrano accavallarsi senza una logicità precisa, e soprattutto personaggi il cui spessore a tratti non convince: soprattutto il grandioso Jack Sparrow del primo capitolo in questo lungometraggio sembra muoversi senza un senso preciso alle sue azioni, lasciando solo alla solita maestria di Johnny Depp il compito di rendercelo comunque simpatico. Molto più monodimensionali invece risultano le interpretazioni di Orlando Bloom e Keira Knightley

Come quasi tutti i secondi episodi di una trilogia di successo – vedi ad esempio “L’impero colpisce ancora” (Empire Strikes Back, 1980) o “Ritorno al futuro parte II” (Back to the Future Part II, 1989) – anche Pirati dei Caraibi: la maledizione del forziere fantasma subisce il fatto di dover essere la pellicola che traghetta la storia verso l’epilogo. Le dinamiche tra le varie figure in scena rimangono in alcuni casi incompiute, in attesa di essere chiuse nella parte finale. Un gran pregio del film sta però in un ultima mezz’ora molto emozionante, che avvince lo spettatore con un duello di straordinario impatto visivo, e soprattutto getta le basi per un intrigante ultimo atto. A prescindere da questi difetti – alcuni appunto endemici e necessari alla natura “transitoria” del film – “Pirati dei Caraibi” è comunque uno spettacolo di tutto rispetto, forse un po’ troppo lungo ma capace di intrattenere al meglio il pubblico. Il miliardo di dollari già incassato in tutto il mondo sembra testimoniarlo…
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