
Non si trattava di una sfida facile da vincere, considerando che l'elemento principale, l'infrazione delle regole, si è trovato ad essere raccontato sullo schermo dopo che molti chilometri, molti tabù, sono stati percorsi ed infranti dal genere road movie in tempi recenti. Soprattutto la commedia demenziale si è appropriata della libertà scaturita dalla strada e dallo spostamento fisico con conseguenze al limite del grottesco e del gusto. In confronto ai giovani adulti americani in crisi ormonale, il viaggio intrapreso da Sal (Sam Riley), Dean Moriarty (Garret Hedlund), e Marylou (Kristen Stewart), sembra il campo scuola di qualche istituzione puritana. Per risolvere questa asincronia temporale, Walter Salles compie una scelta intelligente e affianca all'elemento trasgressivo, un altro tono.

On the Road è sicuramente un film che racconta una ribellione, e con il road movie condivide schemi, frammentazione narrativa, racconto episodico, ma possiede in più una dolcezza di racconto e un'indulgenza particolare propria dello sguardo adulto del regista nei riguardi della giovinezza dei personaggi, dell'America e forse anche della propria. Si avverte tutta la tenerezza di questa visione ben calibrata con toni più drammatici e comici e ci si siede accanto alla cinepresa a guardare i protagonisti di On the Road ardere ed estinguersi, sotto il peso di una giovinezza disperata.
In uscita l'11 ottobre, On the Road è distribuito in Italia da Medusa. Qui trovate il trailer.
Per saperne di più:
Il nostro incontro con il cast di On the Road a Cannes