Ci addentriamo nel mese di ottobre con una serie di uscite davvero ricche. Tra blockbuster, film premiati, documentari d'autore e melodrammi strappalacrime, ecco dieci consigli su cosa vedere in sala nel fine settimana.
IL FILM DELLA SETTIMANA: L'ALBERO DEI FRUTTI SELVATICI
Dopo aver vinto la Palma d'Oro con Il regno d'inverno, il regista turco Nuri Bilge Ceylan torna con L'albero dei frutti selvatici, storia di un giovane costretto a tornare al villaggio natale, dove dovrà fare i conti con i debiti lasciati dal padre. La nostra recensione lo definisce il “nuovo capolavoro” di “un poeta della macchina da presa. In pochi al giorno d’oggi sanno fotografare con tale sincerità la natura umana, le sofferenze interiori che si riflettono sull’esistenza”. Un film imperdibile per chi ama la nuova cinematografia turca, tra le avanguardie di oggi.
IL BLOCKBUSTER DELLA SETTIMANA: VENOM
Impossibile definirlo il film della settimana, date le terribili recensioni (compresa la nostra), ma è indubbio che Venom attirerà molta attenzione questo weekend. Lo consigliamo? Non proprio. Ma visto che tanto andrete a vederlo lo stesso, possiamo darvi un sostegno con una serie di articoli e gallery ad hoc per prepararvi alla visione.
La nostra recensione | Dieci cose da sapere prima di vedere il film | Le recensioni internazionali | Cosa c'è di sbagliato nel blockbuster Marvel? | Dieci ruoli per conoscere Tom Hardy
DAL REGISTA DE LE VITE DEGLI ALTRI: OPERA SENZA AUTORE
Floran Henckel von Donnersmarck torna, a otto anni dal fallimentare The Tourist, su terreni a lui più congeniali. Torna infatti a raccontare la storia tedesca del 20° Secolo in un film che completa l'affresco de Le vite degli altri. Opera senza autore è la storia di un giovane poeta che, dopo aver sofferto gravi perdite in famiglia a causa del regime nazista, si iscrive a una scuola d'arte e si innamora, a sua insaputa, della figlia di uno degli aguzzini della sua famiglia. Un film ambizioso e lungo (più di tre ore), che ha un po' il sapore di una fiction di Rai Uno ma che, in fondo, funziona e intrattiene senza annoiare.
IL FILM ITALIANO DELLA SETTIMANA: IL BENE MIO
Pippo Mezzapesa torna alla regia raccontando l'Italia di oggi e i drammi cronici che la affliggono, attraverso un'allegoria: Sergio Rubini interpreta l'ultimo abitante di un paesino abbandonato dopo un terremoto. Una sorta di custodie della storia, che non intende lasciare che il passato venga dimenticato. Una lezione di cui il Paese ha bisogno in questo momento, forse anche un po' troppo programmatica, ma dispensata all'interno di una piccola e intima fiaba moderna che comunque ha un suo fascino.
IL FILM D'ANIMAZIONE IMMANCABILE: SMALLFOOT – IL MIO AMICO DELLE NEVI
Il film d'animazione della settimana rivisita la leggenda del Bigfoot con un rovesciamento di prospettiva. Un giovane e brillante Yeti vuole dimostrare ai suoi simili l’esistenza degli esseri umani anche se non ne ha mai incontrato uno. La sua idea gli porterà fama e una chance con la ragazza dei suoi sogni. Ma getterà anche in subbuglio la semplice comunità di Yeti, di fronte a ciò che potrebbe esserci nel mondo, al di là del loro villaggio innevato, il tutto in una briosa storia sull'amicizia, il coraggio e la gioia della scoperta. Una favola per i più piccoli che sembra prendere ispirazione da Monsters & Co., il che non è per niente una brutta idea.
DOCUMENTARIO D'AUTORE: PAPA FRANCESCO – UN UOMO DI PAROLA
Wim Wenders racconta Papa Francesco in un documentario che intende essere un viaggio personale con Papa Francesco, piuttosto che un documento biografico. Le idee del papa e il suo messaggio sono al centro del film, che si propone di presentare il suo lavoro di riforma e le sue risposte alle domande globali di oggi. Dalla sua profonda preoccupazione per la disuguaglianza tra gli uomini e della ricchezza, al suo coinvolgimento nelle questioni ambientali e nella giustizia sociale, Papa Francesco coinvolge il pubblico faccia a faccia, e chiede la pace.
Il nostro approfondimento sul film.
Il nostro approfondimento sul film.
THE WIFE – VIVERE NELL'OMBRA
Glenn Close e Jonathan Pryce (il Don Chisciotte di Gilliam ma anche l'Alto Passero di Game of Thrones) sono i protagonisti di questo dramma che racconta la storia di Joan Castleman, una donna che per quarant’anni sacrifica il proprio talento e i propri sogni, lasciando che suo marito, l’affascinante e carismatico Joe, si impadronisca della paternità delle sue opere. Joan assiste, per amore, alla sfavillante e gloriosa carriera dell’uomo, sopportando di buon grado tutte le menzogne e i tradimenti. The Wife è un viaggio di emancipazione e riscoperta, una celebrazione della forza e della grandezza di tutte le donne.
UN NEMICO CHE TI VUOLE BENE
Diego Abatantuono e Antonio Folletto sono i protagonisti di questo thriller/commedia che racconta una strana amicizia: quella tra un professore, Enzo Stefanelli (Folletto), e un killer professionista (Abatantuono) a cui il primo ha salvato la vita. In cambio, il killer promette al professore di trovare e uccidere un suo nemico. Dapprima scettico, Enzo apre gli occhi sulla sua vita e sulle persone che lo circondano… E se fosse vero che ognuno di noi ha un nemico da eliminare?
ANCORA IN SALA: L'UOMO CHE UCCISE DON CHISCIOTTE
Esiste davvero. È qui, è nelle sale. Pizzicatevi e scoprirete di essere svegli. Terry Gilliam è finalmente riuscito a completare il film che tentava di realizzare sin dal 1998 e che un'apocalittica dose di “sfiga” (come spiega il direttore della fotografia Nicola Pecorini nel bellissimo documentario Lost in La Mancha) gli aveva impedito di portare a termine. La maledizione non si è fermata neanche questa volta, perché Gilliam ha litigato con l'ex produttore Paulo Branco e si pensava che l'uscita sarebbe stata addirittura bloccata. Per fortuna non è stato così e, finalmente, nel 2018, potremo vedere le disavventure di Toby Grisoni (Adam Driver), pubblicitario disilluso che si ritrova nella Spagna del 17° Secolo e viene scambiato da Don Chisciotte (Jonathan Pryce) per Sancho Panza.
ANCORA IN SALA: BLACKKKLANSMAN
Il nuovo film di Spike Lee usa l'arma del buddy movie e della commedia per raccontare una drammatica storia vera: quella di Ron Stallworth, il primo detective afroamericano del dipartimento di polizia di Colorado Springs che, negli anni '70, si intrufola sotto copertura nel Ku Klux Klan e, con l'aiuto di un collega bianco, riesce a risalire i ranghi dell'organizzazione. Anche qui nel cast c'è Adam Driver. Il protagonista è invece interpretato dal figlio di Denzel Washington, John David Washington.